Skyphos apulo a figure rosse. Lato A: donna con serto e situla; Lato B: giovane nudo

ambito culturale: Produzione apula

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Oggetto
Skyphos
Inventario
1832
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Deposito
Acquisizione
Donazione; R. Currò; 1923/07/11
Cronologia
330 a.C. - 320 a.C
Dimensioni
altezza 6,3; larghezza 12,8
Materia e tecnica
ceramica a figure rosse
Conservazione
Buono; Integro. Due profondi graffi lineari presso la parte s. della vasca in A; diffuse abrasioni e sporadiche lievi scalfitture presso l’orlo; presso la vasca, sia in A sia in B, alcune piccole scheggiature. Depositi superficiali terrosi presenti ancora all’interno della vasca e, in minor quantità, presso gli attacchi delle anse. Vernice nera semi-lucente, non molto densa, soprattutto nella parte esterna, stesa in maniera poco uniforme e non perfettamente annerita durante il processo di cottura. Rimangono ancora visibili, in alcuni punti, le linee incise che fungevano da traccia per il disegno decorativo: questo si nota soprattutto presso la foglia centrale della palmetta sotto l’ansa destra, in cui si vede come le linee servissero a delimitare gli spazi per le foglie e per le volute della palmetta. Visibili anche il restauro per rafforzare, probabilmente con colla di pesce, una crepa al di sotto dell’ansa sinistra, e per fissare con vernice, sempre sotto l’ansa sinistra, alcuni punti in cui l’ingubbiatura stava per saltare. Quest’ultimo intervento oggi è particolarmente visibile, perché, rispetto al momento del restauro, sono presenti molti più punti in cui l’ingobbio è saltato, rivelando ancora di più la differenza cromatica tra le varie parti.Numero di inventario generale tracciato due volte sul fondo esterno del piede: in china nera prima e, successivamente, in arancio. Sempre sul fondo del piede, al di sotto dei residui di un’etichetta, in lapis «sa» e al di sotto di un’ulteriore etichetta, altra iscrizione in lapis di difficile lettura; quest’ultima etichetta riporta i dati di provenienza collezionistica «11.VII.1923 Dono Currò», riferita alla data del dono da parte di R. Currò al museo. Presente all’interno un cartellino (non assicurato al vaso) con l’indicazione «skyphos apulo di riflesso attico, IV sec. a.C.» e sul retro in lapis di nuovo il numero di inventario generale.

Orlo arrotondato; corpo ovoide fortemente rastremato verso il basso.Sotto l’orlo, entro fascia risparmiata che si interrompe in prossimità delle anse, motivo ad ovuli, gusci e punti . Motivi vegatali sul corpo.Lato A: figura femminile con serto e situla Figura femminile incedente verso destra con corpo frontale, testa e gamba sinistra di profilo verso destra. Regge nella sinistra una situla con manico sovradipinto (ormai evanido) e nella destra un serto a due rami con foglie circolari a risparmio. Indossa un lungo chitone allacciato sulle spalle, stretto in vita e rigonfio per il movimento in corrispondenza della parte inferiore della gamba d. I capelli sono raccolti in uno chignon; al collo infine una semplice collana ad unico filo in vernice nera. Nel campo, sulla sinistra benda appesa a risparmio; sulla destra palla risparmiata. Lato B: figura maschile con cista e ventaglio Figura maschile incedente verso destra, retrospiciente, con corpo di tre quarti e gamba s. di profilo verso d. Regge nella s. un ventaglio di cui rimane visibile solo il coronamento a risparmio con semicerchio inscritto alla base; nella destra, una cista decorata da tre coppie di linee orizzontali in nero e ghirlanda aperta costituita da tre rosette sovrapposte. Nudo, porta sull’avambraccio sinistro un mantello ripiegato con fitte pieghe verticali. I capelli sono corti, a calotta. La scena era arricchita con numerosi dettagli sovradipinti ormai evanidi ma di cui rimangono le impronte: sulla cista, tra le coppie di linee in nero, evidenza di decorazioni a zig zag; coronamento della palmetta con tratti a raggiera e, sul giovane, dettagli dei gioielli: la collana passante trasversalmente sul petto, l’armilla sul braccio d. e la cavigliera alla s. Nel campo, tra i piedi del giovane, basso arbusto con coppie di foglie circolari a risparmio.

La Bellinato associa lo skyphos alla produzione del Pittore di Baltimora nello Stile ornato

Bibliografia

Bellinato A.C., I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare.Tesi di specializzazione 2019-2020, tav.34, 114-117

Bellinato Anna Chiara, I vasi apuli inediti a figure rosse della collezione Magnogreca del museo "J.J. Winckelmann" di Trieste. Studio preliminare, tesi di specializzazione, Trieste, 2019-2020, pp. 114-117

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