Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
ambito culturale: Produzione babilonese
Tavoletta in terracotta marrone rossiccio. La grafia e l’impaginato sono scarsamente accurati, soprattutto sul Recto. Ro. 1 è impresso quasi sul margine superiore della tavoletta e soprattutto nella parte destra è piuttosto rovinato. Il primo o i primi due segni di tutto il Recto sono impressi almeno parzialmente sul bordo sinistro. Migliori risultano la grafia e l’impaginato del Verso, dove, tuttavia, la scrittura sconfina sul lato destro alla terza riga (Vo. 12) e sul bordo inferiore, all’ultima.
La tavoletta cuneiforme, dalla grafia e dall’impaginato scarsamente accurati, proviene dall’archivio della rinomata famiglia degli Egibi, banchieri babilonesi. Il documento fu redatto nella città di Babilonia ed è, secondo la tradizione babilonese, precisamente datato al giorno10, del mese di Tebet, del sesto anno del regno di Cambise, corrispondente al 17 gennaio 523 a.C. Si tratta di un contratto che registra la cessione in locazione di uno schiavo di nome Uqupu a tal Kusura. Il canone d’affitto che il locatario deve corrispondere al proprietario dello schiavo è pari a circa 250 litri di orzo al mese. Secondo i termini contrattuali, Kusura dovrà provvedere al pagamento della compensazione lavorativa al proprietario e al mantenimento dello schiavo, a proprie spese, attraverso la fornitura di razioni alimentari.
Corò Paola, Again on an achaemenid contract from Egibi archive in Trieste (Italy) collations to inv. 138 in KASKAL Rivista di storia, ambienti e culture del Vicino Oriente Antico, vol 4. 2007 pp. 261-266