Stele con epitaffio in greco di Pola Orcivia in marmo

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Oggetto
Stele funeraria
Inventario
2218
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala scrittura nell'antichità
Acquisizione
Donazione; Krauseneck e Rovelli; 1875/10/13
Cronologia
II a.C.
Dimensioni
cm; altezza 60; larghezza 35; profondità 12
Materia e tecnica
marmo

Stele funeraria a edicola in calcare decorata dal rilievo dei due defunti ritratti nell’atto di stringersi la mano per l’ultimo commiato. L’epitafio rappresenta la traduzione in greco dell’iscrizione sepolcrale della romana Pola Orcivia, moglie di Gaio Turpilio, morta probabilmente in un luogo abitato da persone parlanti greco. Solo così si spiegano sia la traduzione dell’iscrizione sia la specificazione della nazionalità romana di entrambe le persone menzionate. D’altro lato anche le circostanze del ritrovamento e le caratteristiche stilistiche ed epigrafiche della stele potrebbero far pensare a un pezzo di collezionismo di provenienza medio orientale.

Il monumento, di ignota provenienza, era inserito in un muro del giardino della casa dei donatori, a Scorcola.

Iscrizione
Inscr. It. X, 4, 389 Pola Orcivia, figlia di Publio, cittadina romana, moglie di Gaio Turpilio, cittadino romano. Sta' bene.
Bibliografia

Mainardis F., Aliena saxa. Le iscrizioni greche e latine conservate nel Friuli Venezia Giulia, Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2004, pp. 34-36 cat. 5

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