aretta con dedica alla famiglia imperiale in marmo da Roma

ambito culturale: Arte romana

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Oggetto
Ara votiva
Inventario
31568
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala scrittura nell'antichità
Acquisizione
Donazione; Gatti, Giuseppe (Roma); 1891/10/26
Cronologia
III d.C.
Dimensioni
cm; altezza 18; larghezza 13; profondità 11
Materia e tecnica
marmo
Modalità di reperimento
Roma
Conservazione
Buono; Abrasioni sui bordi e fenditure nella faccia superiore

Piccola base parallelepipeda, priva di cornice e modanature, in marmo rinvenuta a Roma nel 1891. La rubricatura delle lettere non è antica. Sono visibili tre fori nella faccia superiore, dei quali quello centrale conserva residui di piombo per il fissaggio, mentre le altre due sono di reimpiego, come il foro nella faccia posteriore, pesantemente rilavorata.La base originariamente recava fissato nella faccia superiore il vero oggetto della dedica di Gaio Calpurnio On... e Marco Marcio Sirino, una statuetta o un altro oggetto in metallo, poi andato perduto. Il tono della dedica ci fa intuire che alla famiglia imperiale è attribuita una valenza divina, non diversa da quella goduta dai singoli imperatori che non solo dopo morti ma spesso anche da vivi erano considerati e onorati come veri e propri dei.

Iscrizione
Gent(i) Aug(ustae) sac(rum). C(aius) Calpurnius Hon(---) M(arcus) Marcius Sirinus d(ono) d(onaverunt). Consacrato alla famiglia imperiale. Gaio Calpurnio On... e Marco Marcio Sirino fecero dono.
Bibliografia

Mainardis F., Aliena saxa. Le iscrizioni greche e latine conservate nel Friuli Venezia Giulia, Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 2004, pp. 87-90 cat. 37

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