Cratere a campana lucano a figure rosse. Lato A: menade e due atleti; Lato B: tre giovani ammantati.

Officina del Pittore di Creusa attribuito

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Oggetto
Cratere a campana
Inventario
1801
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Sala Magna Grecia MG1
Acquisizione
Acquisto; Francesco Petracco; 1904/07/14
Cronologia
400 a.C. - 370 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 37,5; diametro bocca 36,4; diametro piede 16
Materia e tecnica
Terracotta/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Intero; Ricomposto da numerosi frammenti, con ceramica saltata in alcuni punti, specialmente in tre punti del cosiddetto lato A. Sempre su questo lato risulta mancante un piccolo frammento triangolare; si evidenziano, inoltre, alcune piccole scalfitture sul labbro.

Argilla rosata (Munsell 7.5 YR 4/8); vernice di buona qualità, lucente, in alcuni punti scalfita e incrostata di bianco. La vernice appare in alcuni punti diluita, con conseguenti piccoli difetti di cottura. Il vaso presenta una larga imboccatura con orlo estroflesso distinto e labbro arrotondato; il corpo campaniforme poggia su un corto stelo con piede a disco dal profilo troncoconico. Le anse a bastoncello sono impostate orizzontalmente poco oltre la metà del corpo e incurvate verso l'alto. Decorazione del lato A: al centro della scena è rappresentata una figura femminile, probabilmente una menade, che regge con la mano destra una tenia e con la sinistra si appoggia ad un tirso; porta i capelli raccolti sulla nuca, chiusi con una fascia; le ornano il collo ed i polsi rispettivamente un elegante girocollo e dei bracciali. La menade è vestita di un lungo chitone senza maniche, ricco di drappeggi e decorato da una doppia banda scura che scende fino ai piedi. Ai lati della donna sono raffigurati due atleti con bastone e strigile; a sinistra, quello nudo poggia il peso sulla gamba sinistra e sul bastone; quello a destra, semicoperto da un hymathion, tiene sia il bastone sia lo strigile sollevati e appoggia il peso sulla gamba destra, mentre la sinistra sembra accennare un passo. Decorazione del lato B: sono raffigurati tre giovani ammantati a colloquio. Tutti e tre sono ritratti stanti e di profilo. Quello di sinistra è rivolto verso destra e si appoggia ad un bastone che tiene davanti a sé con il braccio destro, lasciato scoperto dall'hymathion. Gli altri due giovani sono rivolti verso sinistra, portano il peso su una sola gamba sembrando così leggermente piegati sul fianco. Sono entrambi totalmente avvolti dalla veste, caratterizzata da una banda più scura che ne delinea alcuni contorni, da una ricchezza di tessuto che si rende evidente per le molte pieghe, e da un collo voluminoso. La decorazione accessoria nella parte interna è costituita da due fasce risparmiate, di cui la prima è più sottile e si trova all'altezza dell'orlo, mentre l'altra è più spessa e si colloca proprio nel punto in cui sulla parete esterna cominciano le scene figurate (sotto le tese del vaso). La decorazione esterna, invece, è costituita sotto il labbro da un tralcio di foglie di olivo, incorniciato da due fasce risparmiate. La parte sottostante le scene figurate, invece, è arricchita da un meandro interrotto da quadrati con croce di S. Andrea e quattro trattini inscritti. Lo sotto le anse è decorato con due palmette tra eleganti girali fogliati. Lo spessore del piede è arricchito da una spessa fascia dipinta, mentre la zona tra gli attacchi delle anse e la parte interna delle anse sono risparmiate.

Bibliografia

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, pp. 44-48

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