Skyphos lucano a figure rosse. Lato A: menade; Lato B: atleta

Gruppo di Reggio attribuito ; ambito culturale: Produzione lucana

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Oggetto
Skyphos
Inventario
1817
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; Deposito
Cronologia
410 a.C. - 380 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 17; larghezza 30; diametro bocca 20; diametro piede 11,8
Materia e tecnica
Terracotta/ a tornio/ ingobbiatura/ verniciatura
Conservazione
Intero; Interamente ricomposto da frammenti originari.

Argilla rosata (7.5 YR 7/4 Munsell); vernice lucente, di buona qualità, ben conservata ma scalfita e diluita in alcuni punti. Si rilevano, inoltre, alcune piccole zone che evidenziano problemi di cottura. Il vaso presenta un corpo di forma troncoconica dal profilo leggermente convesso, che poggia su un piede ad anello con profilo troncoconico rovesciato. Le anse a bastoncello sono impostate orizzontalmente poco sotto l' orlo. Decorazione del lato A: protagonista della scena è una menade ritratta di profilo che corre verso destra, mentre con la mano destra tiene un tirso e con la sinistra una patera. Porta i capelli raccolti sulla nuca e racchiusi da una doppia fascia che lascia fuggire un solo riccio; è vestita con un lungo chitone ricco di drappeggi, caratterizzato da una sottile banda scura che ne delinea alcuni contorni. Più a destra, a completare la scena, è raffigurato anche un pilastrino antistante la menade stessa. Decorazione del lato B: è rappresentato un giovane efebo nudo, stante, con testa di profilo e corpo di tre quarti. Esso porta sul capo una corona d'alloro tra i capelli, che scendono in ricche ciocche sul collo; oltre ai semplici calzari ai piedi, indossa soltanto uno scialle che, poggiando sugli avambracci, ricade dietro la schiena. Il giovane tiene nella mano destra uno strigile, mentre con la sinistra regge un tirso. Il suo baricentro è spostato verso sinistra, con il peso che poggia sulla sola gamba destra mentre la sinistra è leggermente piegata, a riposo. Come sul lato A, ma questa volta a sinistra, completa la scena un pilastrino, antistante l'efebo stesso, con una corona d'alloro al di sopra, come appesa allo sfondo. La decorazione accessoria è costituita, sotto le scene figurate, da un doppio filetto risparmiato, che corre lungo tutto il perimetro del vaso. Lo spazio sotto le anse è arricchito da due palmette tra girali fogliati e fioriti. Un sottile filetto graffito decora il punto di stacco tra ventre e piede.

Bibliografia

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017

Trendall, A.D., The Red-figured vases of Lucania, Campania and Sicily, vol. I, Oxford 1967,p.63

Bellinato Anna Chiara, La ceramica lucana a figure rosse del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, studio preliminare, tesi di laurea Università di Udine e Università di Trieste, relatore prof. L. Rebaudo, a.a. 2016/2017, pp. 59-62

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