Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Pittore di Leida, bottega dei Pittori di Cassandra e Parrish, produzione Capua I attribuito
Il vaso presenta un corpo di forma troncoconica dal profilo leggermente convesso, rialzato su un piede ad anello dal profilo convesso e con listello, con tracce di vernice nera. Le anse a nastro sono impostate orizzontalmente poco sotto l'orlo, leggermente estroflesso. La vernice nera, opaca, copre interamente anche l'interno della vasca del vaso. Alcuni dettagli, come sulle ali dell'erote, presentano sovradipinture in bianco. Il colore dell'argilla varia da Munsell 5YR 6/6 (reddish yellow) a 2.5YR 5/8 (red). Sul lato A troviamo un erote alato, rivolto a sinistra, nudo ad eccezione dei calzari, seduto su un tralcio a spirale. Porta i capelli ricciuti raccolti all'altezza della nuca, cinti da un diadema; le ali sono molto curate, con tre file di penne, le due superiori, più corte, dettagliate da piccoli tratti paralleli, quella inferiore con file verticali di punti bianchi. Regge nella mano sinistra, poggiata sul tralcio, un serto e nella sinistra, portata all'altezza del volto, uno specchio. Porta inoltre dei gioielli: una collana e una bandoliera di perle; i gioielli, il serto e lo specchio presentano dettagli sovradipinti in bianco. Compaiono, sospesi e resi in bianco, un tralcio fiorito sulla sinistra e un nastro. Sul lato B, vi è la tozza figura di un giovane ammantato, di profilo, rivolto a sinistra, rappresentato in maniera piuttosto rozza: l'himation nasconde completamente il corpo, ad esclusione del braccio e della spalla destra ed è decorato con una fascia nera presso il collo, ornato da ricche pieghe, e l'orlo inferiore. Il giovane porta i capelli corti cinti da una fascia e si appoggia ad un bastone con la mano destra. Anche su questo lato, una ghirlanda e un nastro sono sospesi sullo sfondo. La decorazione accessoria include un motivo ad ovuli pendenti subito sotto all'orlo, limitato da un filetto a ri-sparmio. Sotto le figure, inquadrato da due filetti a risparmio, dei quali quello superiore funge da appoggio alle figure stesse, un motivo ad onde marine sinistrorso. Ai lati, una grande palmetta affiancata da motivi fogliati e girali. Sotto il piede è presente una vecchia etichetta, indicante la data di acquisizione da parte del museo ('12 luglio 1905') e l'attuale numero di inventario generale.
Trendall A.D., The red-figured vases of Lucania Campania and Sicily, I-II, Oxford, Clarendon Press, 1967, pag. 284 n. 413
Jarc Federico, La ceramica dipinta di produzione campana del Museo d'Antichità 'J.J. Winckelmann' di Trieste, Tesi di laurea, relatore prof. Ludovico Rebaudo, Università degli Studi di Udine, A.A. 2017/2018, p. 64-65, tav. 3.39, 3.40