Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Dado di ara con fronte incorniciata. L'iscrizione latina funeraria testimonia che l'altare venne realizzato per volontà di L. Clodio Servat, quando era ancora in vita, per sé, per la moglie e per il figlio, morto all'età di ventotto anni. Il coronamento a pulvini (inv. 12619), sovrapposto fin dal XIX secolo, non è pertinente
Il dado di ara che era in contrada Cavazzeni fu portata nel XVII secolo in piazza Grande (ora dell'Unità d'Italia) presso la chiesa di San PIetro e San Rocco.
CIL 05, 00589, cfr. p. 1022
InscrIt, 10, 4, 108
SupplIt, 10, 1992, p. 225 ad nr.
D. Dexheimer, Oberitalische Grabaltäre. Ein Beitrag zur Sepulkralkunst der römischen Kaiserzeit (British archaeological reports. International series, 741), Oxford 1998, pp. 82-83, nr. 25
Ubi erat Lupa, ID-Nr. 16195, con foto