Bronzetto raffigurante la dea Bastet in forma di gatto, dall'Egitto

ambito culturale: Antico Egitto

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Oggetto
Statuetta zoomorfa
Inventario
12068
Collocazione
Civico Museo d'Antichità “J.J. Winckelmann”; MAW sale egizie
Acquisizione
Donazione; Wram, P.; 1890/03/17
Cronologia
715 a.C. - 332 a.C.
Dimensioni
cm; altezza 7; larghezza 2,3; profondità 3,6
Materia e tecnica
Bronzo
Conservazione
Buono

I bronzetti raffiguranti gatti, ed in particolare quelli di piccole dimensioni, sono un esempio dell’attenzione che gli antichi egiziani riservavano all’ambiente naturale ed agli animali che li circondavano. L’anatomia è resa in modo accurato: i felini, dal corpo snello, sono ritratti seduti sulle zampe posteriori, con la coda che aderisce al lato destro del corpo fino a raggiungere le sottili zampe anteriori. I musi sono appuntiti e le orecchie grandi. Statuine di questo tipo diventano comuni a partire dall’Epoca Tarda (715-332 a.C.), dal momento che il culto degli animali sacri (il gatto era legato infatti alla dea Bastet) cominciò in quel periodo a diffondersi sempre più.

Bibliografia

Collezione egizia del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin, Marzia Vidulli Torlo, con testi di Susanna Moser e dei soci della Casa della Vita, Trieste, Comune di Trieste, 2013, p. 48 cat. 2.77

Collezione egizia del Civico museo di storia ed arte di Trieste, a cura di Franco Crevatin e Marzia Vidulli Torlo, Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, 2013, p. 48 cat. 2.77
Consulta OPAC BiblioEst SBN

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