Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XIX
Il fabbricato ottocentesco trova la sua ubicazione in località di Guardiella, facente già parte nell'antichità dell'agro colonico di Trieste che, insieme a quello giurisdizionale, formava il distretto comunale della città. L'etimologia del termine è di incerta derivazione: qualcuno identifica il nome con Verdelja che in slavo significa strada altri con il posto di vigilanza alle numerose sorgenti che alimentavano la città lì istituito sin da epoca romana. L'edificio, già inserito nel piano tavolare del 1822, entrò a far parte della struttura del Frenocomio allorquando questo venne aperto nel 1908 non essendo più in grado l'Ospizio degli alienati di via del Castello 2 di far fronte ai moderni progressi che la tecnica assistenziale psichiatrica comportava. Nel 1923 con la creazione della Provincia di Trieste il Frenocomio comunale divenne provinciale, assumendo il nome di Ospedale Psichiatrico Provinciale. L'edificio, utilizzato come portineria all'ingresso del parco dell'O.P.P. fu destinato ad autorimessa alla fine degli anni '50.
Il fabbricato si affaccia su Vicolo dei Roveri che, da Via Giulia, si diparte verso Nord seguendo l'iniziale pendio del monte Valerio. Presenta un affaccio su strada; il lotto è delimitato da un muro a secco. Fabbricato composto da tre corpi edilizi a due e tre livelli; l'accesso alle due ali laterali e al parco retrostante avviene attraverso un ampio portale. Strutture verticali in muratura portante di pietra arenaria mista a laterizio. Solai in travi lignee con interventi puntuali di consolidamento in profilo metallico. Copertura a falde inclinate con struttura lignea e manto di copertura in coppi curvi rossi. Fabbricato di campagna ottocentesco composto da più volumi.
Fascia basamentale in finto bocciardato con intera facciata e androna d'ingresso intonacate color giallo. Finti conci in rilievo intonacati ai lati del corpo centrale. Portone inserito in un foro ad arco a tutto sesto e composto da un'intelaiatura lignea con battente a doppia specchiatura nella parte inferiore e doppie specchiature ai lati; due cippi in pietra bianca bulinata alla base dei piedritti del foro (IMG_0808). Serramenti esterni tutti in legno a quattro specchiature, ma di diverse tipologie: al piano terra fori quadrati a doppia specchiatura con cornice in pietra bianca bulinata, in cui è inserita un'inferriata in ferro, sovrastati da gocciolatoi in mattoni e tavelle di terracotta (IMG_0803); al piano superiore fori rettangolari a sei specchiature con cornici in pietra bianca bulinata e gocciolatoi in tavelle di terracotta (IMG_0802). Fori del primo piano privi di grate, ma muniti di oscuranti, sempre in legno. Il foro circolare dell'ultimo livello con cornice in mattoni e serramento di forma quadrata presumibilmente in alluminio. Terrazzo cinto da pilastrini in pietra, ringhiera in ferro e struttura in ferro a formare un pergolato al piano superiore del lato volto a valle. Androna pavimentata con lastroni di pietra arenaria e coperta solo in parte causa il crollo del solaio sovrastante (IMG_0820). Sulla sinistra tre porte d'accesso al volume laterale: tutte con cornice in pietra bianca bulinata, le prime due con sopraluce anch'esso con cornice di ugual fattura. Sul fondo si apre un arco uguale e simmetrico a quello del portone d'entrata. Sulla destra altri due archi uguali a quelli sopra descritti: uno, attraverso un scala in pietra, porta alla porzione di parco che sta a valle, l'altro ad un cortile interno. Nel mezzo una porta in ferro sovrastata da un travetto in acciaio posto da architrave (IMG_0822). Accanto al portone un'altra porta con cornice in pietra bianca bulinata che conduce ai locali dei volumi laterali. Pluviali esterni alla muratura perimetrale in ferro così come la gronda.
Compilato in data: 2005