Fabbricato di Via Rota, 3

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Localizzazione
Trieste
Via Rota, 3
Comune Censuario: Città Vecchia; numero anagrafico: 1292
Uso attuale
Residenziale - abitazione; non utilizzato
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 26/05/2008
Vincoli

1841

La grande casa domenicale edificata nella metà del XIX secolo all'interno del raggio fortificatorio del castello per volontà dell'industriale Carlo Regensdorf (l'iniziale "R" e la data di costruzione sono ancora visibili sulla lapide del portone d'ingresso), si affacciava in realtà su quella che un tempo era nota come via di Montuzza. La denominazione etimologica di origine dialettale indicava quella stradina tortuosa che attraverso campi incolti si inerpicava sul colle fino alla Cattedrale L'intraprendente uomo d'affari frisone giunse nella città di Trieste nel 1815 divenendo ben presto una delle figure di maggiore spicco nell'ambito di singolari iniziative progettuali quali la Società dell'Acquedotto di Aurisina e lo Stabilimento Tecnico Triestino. Grazie alla sua capacità egli fu presto in grado di acquistare dal Comune un terreno in posizione elevata e dominante per il costo complessivo di 41 fiorini e 52 carantani, l'edificio dalle semplici e sobrie linee esterne e con il tetto piatto per permettere una vista aperta dal Castello fu portato a termine nel 1841, dopo la scomparsa del proprietario passò in eredità al nipote Federico che colà vi dimorò fino ad almeno il 1890. La scalinata prospiciente al caseggiato risale al 1870 mentre l'attuale denominazione della via venne conferita in ricordo di Giuseppe Rota illustre musicista, maestro della civica cappella di San Giusto. Nel 1912 l'edificio risultava accatastato come Cancelleria parrocchiale.

Corpo edilizio posto alle pendici del colle di S. Giusto, integrato nel borgo della città vecchia. Si sviluppa su quattro piani fuori terra, attico sopraelevato e livello interrato ad uso cantina. Strutture portanti verticali in muratura a sacco di pietra arenaria sbozzata a corsi suborizzontali, in mattoni pieni di laterizio in corrispondenza della sopraelevazione dell'attico. Orizzontamenti con strutture ad orditura singola e tavolato ligneo. Scala con elementi in pietra appoggiati su muratura portante laterale e setto centrale. Vani di servizio con affaccio diretto al vano scala in corrispondenza dei pianerottoli di interpiano. Copertura con puntoni appoggiati alla trave di colmo; orditura secondaria costituita da arcarecci e tavelle in cotto; manto di copertura in coppi curvi rossi. Facciate trattate in modo uniforme, basamento in pietra lungo l'intero corpo di fabbrica.

ELEMENTO ORNAMENTALE (esterno) Inferriate in ferro battuto decorate da motivi geometrici in corrispondenza dei fori architettonici del piano terra. AFFRESCO (interno) Nell'atrio d'ingresso, raffigurazione parietale di S. Giusto protettore e patrono della città (PICT0191.JPG), raffigurata nelle sue mani, con chiara identificazione della cattedrale sul colle, delle mura medievali, della città esistente al loro interno e, forse nell'angolo sinistro vicino alla stessa cattedrale l'edificio stesso in cui si trova l'affresco.

Facciate trattate ad intonaco a tutta altezza. Contrafforte di sostegno a scarpa in muratura portante di arenaria, fascia basamentale in corrispondenza del piano seminterrato trattata a rinzaffo di malta cementizia, con cordolo marcapiano in pietra arenaria (PICT0224.JPG). Portone di ingresso in legno massello a doppia anta con specchiature vetrate di ridotte dimensioni protette da inferriate in ferro battuto. Serramenti oscuranti metallici al piano terra, lignei ai piani superiori; finestre lignee in corrispondenza delle parti comuni, in alluminio in corrispondenza degli appartamenti privati. Cornici in pietra bianca bulinata con architrave modanata in pietra con gocciolatoio, in corrispondenza del primo e secondo piano. Lucernari lignei in corrispondenza dell'attico. Sporto di linda trattato ad intonaco con gronda e pluviale in lamiera. Atrio di ingresso e parti comuni dello stabile pavimentati a mezzo di lastre lapidee di grandi dimensioni trattate a bocciarda. Superfici murarie trattate ad intonaco con abbassamento e fascia battipiede pitturati ad olio. Vano scala con gradini in pietra bianca bulinata e corrimano metallico montato sul setto centrale in muratura. Serramenti interni di ingresso agli appartamenti in legno massello a doppia anta. Scala lignea del tipo appoggiato con corrimano in legno per l'accesso all'attico.

Compilato in data: 2005

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