Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1839
L'edificio venne realizzato nel 1839 su progetto dell'architetto Giovanni Degasperi, sul sito in cui sorgeva l'antica Cappella Rossetti. In origine intitolato al principe Metternich, assunse il nome di Hôtel de la Ville solo nel 1871. L'albergo, inaugurato il 1° giugno del 1841, ospitò personaggi importanti, come conti, ambasciatori, artisti, tra cui Giuseppe Verdi nel 1850, il re Ottone di Grecia nel 1858, fino a Gabrile D'Annunzio nel 1902. L'albergo era dotato anche di bagni pubblici, di acqua dolce, del Grande Ristorante con vista sul mare e del Cafè Divan, aperto nel 1839. Al 1860 risalgono i rettangoli scolpiti a bassorilievo sul pianterreno rappresentanti una decina di figure allegoriche, opera degli scultori Giuseppe Moscotto e Giovanni Depaul. Tale decorazione voluta dal mecenate Pasquale Revoltella si affiancava alla serie di tondi a rilievo dello scultore Pietro Zadomeneghi. Nel 1888 vennero apportate delle modifiche al pianoterra. Lavori di ristrutturazione generale interessarono l'edificio negli anni Ottanta del secolo scorso. Nel 1911 l'albergo venne acquistato dall'Unione Austriaca di Navigazione. L'edificio venne ristrutturato nel 1932 dall'architetto Gustavo Pulitzer Finali e nel 1955 dall'architetto Rutter. Rimase in esercizio fino al 1975; in seguito venne risistemato sotto la direzione dell'ingegnere Marino Bolaffio. Dal 1985 al 2004 gli ambienti del pianoterra sono stati occupati dalla sede della Banca Popolare di Novara.
L'edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque livelli fuori terra, compreso l'ammezzato e il mezzanino. Affaccio principale su Riva Tre Novembre, secondari su Via Genova e Via Giuseppe Mazzini. La facciata principale risulta suddivisa verticalmente in cinque parti; una centrale e due laterali aggettanti, sono costituite rispettivamente da quattro e da due paraste di ordine gigante con capitelli corinzi e due intermedie prive di colonne, alternate a fori finestra caratterizzati da piattabande. Le paraste laterali completano l'angolo dell'edificio proseguendo anche lateralmente. Il pianterreno presenta un rivestimento a bugnato liscio su cui si aprono quattro fori architettonici a serliana e al centro un portale d'ingresso con lunetta, decorata a rilievo, affiancato da due piccoli fori finestra. La superficie del piano terra è arricchita da una serie di rilievi. I piani superiori risultano trattati ad intonaco. I fori finestra presentano una trabeazione lineare in pietra, mentre le porte finestra, che si aprono sui balconi con balaustre ad anfora, sono sormontati da timpani triangolari. A coronamento dell'edificio si trova una cornice a dentelli.
BALAUSTRA (esterno): Balcone con parapetto a balaustre ad anfora in corrispondenza delle parti aggettanti del primo piano. PARASTE (esterno): Paraste scanalate di ordine tuscanico tra primo e secondo piano in corrispondenza delle parti aggettanti. RILIEVI (esterno): Tondi decorativi raffiguranti le parti del mondo, opera di Pietro Zandomeneghi. Rettangoli scolpiti a bassorilievo da Giuseppe Moscotto e Giovanni Depaul rappresentano l'Onore, l'Industria, la Navigazione, la Riflessione, la Religione, la Costanza, la Beneficenza e il Commercio. I rilievi sono collocati negli spazi tra i fori architettonici del pianoterra.
Compilato in data: 2005