Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1821
L'edificio, stilisticamente legato all'attiguo fabbricato d'angolo tra via Roma e via Rossini, è stato costruito nel 1821 su progetto dell'architetto Giovanni Righetti. Attorno al 1839 vennero apportate alcune modifiche ad opera di Valentino Valle. In origine l'edificio aveva solo due piani, l'elevazione del terzo piano venne realizzata nel 1851 su disegno dello Smetich. Tuttavia, nella relazione allegata al decreto di vincolo della Soprintendenza, si fa riferimento all'architetto Leopoldo Colnhuber come autore di questa sopraelevazione. All'interno del palazzo, il soffitto dell'atrio presenta un affresco raffigurante un'allegoria della Grecia vittoriosa sui turchi con l'aggiunta delle date 1821-1881. Probabilmente il dipinto fu commissionato dal proprietario dell'edificio, di origine greca, nel sessantesimo anniversario della rivoluzione greca.
L'edificio,di quattro piani e a pianta quadrata, presenta un solo affaccio. La facciata dell'immobile è rivestita in bugnato liscio a fasce orizzontali. Il pianoterra è scandito da aperture ad arco. La parte centrale della facciata è leggermente rientrante, ed è contraddistinta da un fregio a bassorilievo tripartito da due lesene doriche scanalate di ordine gigante che si impostano sul marcapiano, a creare l'effetto di un finto balcone. Le finestre del primo piano, nello specchio centrale, sono sormontate da lunette, mentre quelle ai lati e quelle del secondo piano sono coronate da sopracornice lineare in aggetto. Due lesene doriche tripartiscono il corpo centrale dell'edificio anche in corrispondenza dell'ultimo piano. La facciata è conclusa da un fregio a girali d'acanto nella fascia sottotetto.
LESENE Lesene scanalate con capitello dorico nello specchio centrale della facciata. FREGI Tre pannelli a bassorilievo con scene di putti. Il pannello a sinistra raffigura un baccanale con fanciulli e faunetti che giocano, quello centrale putti che reggono ghirlande e due amorini con l'effigie di Mercurio. Il pannello di destra raffigura putti con la capra Amaltea che portano Bacco in trionfo. Il fregio, per la sua somiglianza con i bassorilievi presenti nel Palazzo della Borsa Vecchia, è attribuito ad Antonio Bosa.
Compilato in data: 2005