Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1850
L'edificio venne costruito nel 1850 su progetto dell'architetto Giovanni Berlam. Il palazzo venne commissionato da Spiridione Gopcevich, nobile montenegrino presidente della comunità serbo-ortodossa dal 1847 al 1850. Secondo l'ipotesi di Marco Pozzetto, l'edificio venne costruito ex novo sul sito in cui sorgeva il settecentesco palazzo a tre piani di proprietà della Compagnia Temesvar, in seguito passato al barone Iseppo Treves di Venezia. La proprietà venne acquistata da Gopcevich nel 1845. In data 20 dicembre 1850 venne approvato il "Piano dimostrante la riduzione della Casa di proprietà del Sig. Spiridione Gopcevich" recante la firma di Giovanni Berlam. Nel 1874 Spiridione Gopcevich decise di rientrare nella sua terra d'origine e il palazzo venne venduto all'industriale Giuseppe Michele Maser. Allo stesso anno risale il frazionamento della proprietà in due immobili; la parte prospiciente Via Nicolò Machiavelli venne acquistata dal figlio di Giovanni Berlam, Ruggero, al quale si deve il progetto per la costruzione di una terrazza sopra il tetto, approvato in data 12 marzo 1912. Gli eredi Mauser rimasero proprietari del palazzo fino al 1921, in seguito l'edificio divenne proprietà prima dell'Inail, poi nel 1928 della Danubio Assicurazioni ed infine della Cassa Marittima Adriatica. L'immobile in seguito venne acquistato dall'Ipsema-Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo che nel 1990 effettuò un grande restauro dell'intera struttura. I lavori vennero eseguiti in collaborazione con la Soprintendenza per i B.A.A.A.A.S. del Friuli-Venezia Giulia, su progetto degli architetti Giorgio Fragiacomo e Albino Precali. Nel 1999 il palazzo venne acquistato dal Comune di Trieste per 11 miliardi. Attualmente l'edificio ospita il Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl", servizi al pubblico dei Civici Musei di Storia ed Arte e vari uffici comunali. Le sale del pianterreno sono destinate ad esposizioni temporanee.
L'edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque livelli fuori terra. Affaccio principale su Via Gioacchino Rossini, secondario su Via Nicolò Machiavelli. La facciata presenta un asse di simmetria evidenziato da un portone centrale sormontato dal balcone centrale del primo piano e dall'arco trionfale della sopraelevazione del padiglioncino. I due balconi laterali del secondo piano, sempre con parapetto a balaustre, sono speculari rispetto all'asse di simmetria. Il pianoterra presenta un paramento murario in pietra d'Aurisina, ritmato da lesene con semicapitello che reggono una cornice scolpita decorata da un motivo a meandri. La superficie è articolata da nove finestre ad arco a tutto sesto e da tre fori d'entrata rettangolari. finestre ad arco a tutto sesto, singole o binate sormontate da un fastigio a girali scandiscono i quattro piani superiori del palazzo, arricchiti da una decorazione bicroma a motivi geometrici che testimonia la formazione veneziana dell'architetto. Nastri, scudi e profili inscritti in medaglioni di stucco decorano la facciata. Il piano nobile è arricchito da nicchie contenenti quattro statue che rappresentano i protagonisti della battaglia del 1389 del Kosovo contro i turchi. A coronamento della facciata si trova una serie di mensole decorate a sostegno dello sporto di linda. Le sale interne presentano varie decorazioni in stucco ai soffitti e pavimenti in parquet con intarsi.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno): Medaglioni e riquadri in stucco con intarsi di marmi colorati a decorazione della facciata principale. MENSOLE (esterno): Mensole con raffigurazione di cavalli alati a sostegno dei balconi. BALCONE (esterno): Balconi con parapetto a balaustre in pietra in corrispondenza del primo e secondo piano. STATUE (esterno): Statue raffiguranti Lazzaro (Lazar) Hrebeljanovic, principe serbo, la zarina Milica, il condottiero Milos Obilic e la Fanciulla del Kosovo, dello scultore Giuseppe Capolino, inserite all'interno delle nicchie della facciata principale.
Compilato in data: 2005