Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Scalmanini, Giovanni - architetto ; Zabeo, Luigi - architetto
1882
Nel 1879 l'architetto Giovanni Scalmanini firmò il progetto per Palazzo Kalister. Recentemente, in base a considerazioni di carattere stilistico, l'immobile è stato attribuito all'architetto danese Theophilus Hansen; anche se la costruzione avvenne sotto la direzione di Scalmanini, coadiuvato per le decorazioni da Luigi Zabeo (Campailla, Walcher, 1992). Nel 1881, durante lo scavo delle fondazioni, emersero dei mosaici di epoca romana, che furono lasciati sul posto. La costruzione di questo edificio in stile eclettico fu portata a termine nel 1882. L'area sulla quale fu costruito il palazzo all'epoca si chiamava Piazza della Stazione, ed era un vasto piazzale sorto in concomitanza con l'arrivo della ferrovia nel 1878. In precedenza la piazza occupava un'area più piccola, sulla quale si affacciava il macello civico. Il Palazzo fu costruito per Francesco Kalister, uno sloveno originario di Postumia imprenditore nel settore del tessile. Fu un appassionato collezionista di quadri e acquerelli, ma la sua raccolta fu venduta all'asta nel 1908. La maggior parte del piano terra era occupata da magazzini, i primi due piani ospitavano l'abitazione della famiglia Kalister, il terzo piano era adibito probabilmente ad uffici, mentre il quarto piano costituiva l'alloggio della servitù. Nel 1911 l'edificio divenne proprietà del barone Parisi. Tra il 1932 e il 1934 furono eseguite modifiche al magazzino al pianoterra ad opera dell'architetto Giulio Schillani. Attualmente è utilizzato soltanto il piano terra dello stabile.
A pianta rettangolare, l'edificio si organizza attorno ad un cortile centrale di forma rettangolare. L'immobile si sviluppa per un'altezza di quattro piani, più una soffitta e un attico sopraelevato in posizione centrale. Il pianoterra, a bugnato, presenta aperture ad arco a tutto sesto. Le chiavi di volta degli archi laterali sono a forma di conchiglia, mentre quelle dei tre archi centrali sono panduri. Il portale principale, al centro della facciata, presenta una testa di leone in chiave di volta. Dal portale si accede ad un atrio ottagonale che conduce allo scalone monumentale. La facciata risulta meno ricca e decorata mano a mano che si sale in altezza. Anche la struttura delle finestra è più alleggerita. I marcapiani, che suddividono i piani, sono interrotti da lesene di ordine gigante che attraversano i primi due piani, mentre al terzo si spezzano in due parti più sottili e scanalate. Al primo piano le finestre presentano una struttura ad edicola con timpano sostenuto da colonne ioniche. Al secondo piano le finestre sono affiancate da lesene con capitello di ordine tuscanico e sormontate da architrave. Anche al terzo piano le finestre presentano lesene e architrave. L'avancorpo centrale, leggermente sporgente, si caratterizza per tre balconate sovrapposte sostenute da colonne binate, secondo il modello greco dell'Eretteo. Sul balcone del terzo piano sono collocate quattro statue in trono che rappresentano le arti. La facciata laterale, più semplice e sobria, riprende alcune caratteristiche del prospetto principale, come la sovrapposizione degli ordini e la decorazione delle finestre.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Motivi decorativi d'ispirazione greca ornano le intelaiature delle finestre e alcune parti della facciata. STATUE Le quattro statue poste in facciata raffigurano la Poesia, la Pittura, la Musica e l'Architettura. COLONNE Colonne binate a sostegno dei balconi dell'avancorpo centrale LESENE Lesene di ordine gigante a livello del primo e del secondo piano. Binate e scanalate all'ultimo piano. MASCHERONI Mascheroni a forma di testa di leone e di testa d'uomo in chiave d'arco delle aperture del piano terra.
Compilato in data: 2005