Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1931
L'edificio di via Besenghi 13, recentemente restaurato, ospita a tutt'oggi la scuola d'Infanzia Duca d'Aosta e la succursale del vicino Liceo Scientifico G. Oberdan. La costruzione, date le sue grandi dimensioni (il corpo centrale raggiunge i quattro piani di altezza, le ali laterali tre), ancorchè nato come edificio ad uso industriale ben si prestò ad accogliere un istituto scolastico, una volta riattato il complesso alle nuove esigenze. Lì infatti trovò ubicazione, alla fine degli anni sessanta, l'Istituto Galvani - Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato - il quale, sorto nel 1961 nell'allora sede di via dell'Università, fu ben presto smembrato in sottosezioni ubicate in sedi diverse. Gli analisti chimici, trasferiti inizialmente a Muggia, vennero destinati al fabbricato di via Besenghi 13. Il progetto dell'edificio in questione, eseguito dall'ing. A. Polli, risale al 1931. Nato sin da subito come fabbricato artigianale, fu destinato ad uso sartoria dalla ditta Beltrame, una delle imprese più famose della prima metà del XIX secolo con sedi sparse un po' ovunque nel territorio friulano. Nel 1944 il caseggiato subì un primo intervento di restauro a causa dei gravi danni sofferti durante il bombardamento del 10 settembre, in tale circostanza si sfruttò l'occasione per modificare il sottotetto innalzandolo di qualche metro. Risale invece al 1960 il progetto per la parziale sopraelevazione di una tettoia in muratura annessa allo stesso stabile. Nel 1976, su progetto dell'ing. Cargnello, la costruzione, ormai da tempo istituto scolastico, subì alcune modifiche strutturali e migliorie degli impianti.
Manufatto di forma regolare di prima metà secolo XX. Tipologia anomala rispetto al contesto costituito per lo più da edifici residenziali di dimensioni ridotte. Fabbricato distribuito su quattro livelli continui fuori terra. Corpo centrale più alto e parzialmente aggettante sul fronte principale. Ingresso sottolineato da fascia basamentale trattata ad intonaco grigio scuro in corrispondenza dell'aggetto centrale. Prospetto postico più articolato, con aggetto centrale del vano scala; corpo di altezza ridotta rispetto al resto del fabbricato, con terrazza calpestabile; altri corpi di altezza pari ad un unico livello, presumibilmente aggiunti in epoca successiva a quella della prima edificazione del corpo principale. Scala in posizione centrale rispetto al corpo di fabbrica, del tipo appoggiato su putrelle metalliche. Distribuzione interna su corridoio longitudinale ed affacci delle aule su entrambi i lati. Facciate trattate in maniera omologa su tutti i fronti. Strutture portanti verticali in calcestruzzo armato, solai di interpiano in laterocemento, copertura a falde con struttura lignea sulla ali laterali, piana con solaio in laterocemento nella porzione centrale. Nel cortile sul retro dell'edificio, edifici ad uso deposito, realizzati in calcestruzzo armato con solaio di copertura in laterocemento e tetto piano con manto in cartone catramato.
Muro di perimetrazione del lotto in conci di arenaria posti a corsi orizzontali con copertina in pietra bianca. Superfici di facciata trattate ad intonaco colore giallo-verde, ad eccezione della fascia basamentale in corrispondenza dell'ingresso principale al piano terra, trattata ad intonaco colore grigio. Abbassamento in pietra artificiale a correre lungo tutto l'edificio a protezione dell'intonaco dagli agenti atmosferici. Serramenti vetrati in alluminio verniciato colore bianco a doppia anta con sopraluce, binati a formare grandi finestrature a quattro ante in corrispondenza delle aule. Serramenti di piccole dimensioni ad anta unica sul retro dell'edificio in corrispondenza dei servizi igienici. Serramenti al piano terra protetti da inferriate metalliche semplici a maglia rettangolare, sporgenti dal filo esterno di facciata. Davanzali e cornici di sottolinda in mattoni pieni di laterizio. Terrazza calpestabile al secondo piano dell'edificio, con pavimento in marmette di graniglia e cemento, parapetto in muratura intonacata, con copertina in pietra artificiale. Copertura del corpo secondario sul retro dell'edificio con manto in lamiera recata. Copertura a falde delle ali laterali con manto in coppi curvi rossi uso Trieste. Corpo centrale con copertura piana in cartone catramato. Gronde e pluviali in metallo verniciato, banchina trattata ad intonaco. Pavimenti interni in piastrelle di ceramica, ad eccezione dei laboratori al piano terra, con pavimento misto in gomma antistatica colorata e delle aule dell'ultimo piano, con pavimento in mattoni pieni di laterizio disposti a spina di pesce. Serramenti interni in alluminio con specchiatura in pvc e sopraluce vetrato in corrispondenza delle aule, porte metalliche piene antincendio a chiusura automatica in corrispondenza dei vani tecnici. Scala con gradini in pietra bianca bulinata, parapetto in ferro verniciato e corrimano in legno. Superfici murarie intonacate colore bianco con abbassamento in pittura ad olio colore beige.
Compilato in data: 2005