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Fabbricato di Piazza della Libertà 7, Palazzo Economo

Scalmanini, Giovanni - architetto

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Localizzazione
Trieste
Piazza della Libertà, 7; Via Pauliana, 1
Via Tivarnella, 2
Via Udine, 14
Comune Censuario: Città Nuova; numero anagrafico: 1718
Uso attuale
Terziario-direzionale - ufficio; Culturale - museo
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
L. n. 364/190912/02/1935
L. n. 1089/1939, art. 71 di data 05/09/1959
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1885

L'edificio venne costruito tra il 1885 ed il 1887 su progetto dell'architetto Giovanni Scalmanini. Del palazzo si conservano tre progetti originali. L'edificio sorse sul luogo in cui si trovava un deposito di legname. Il committente viene riconosciuto dalla maggior parte della critica in Giovanni Economo (1834-1921), esponente della nobile famiglia triestina. Il progetto originario prevedeva la sistemazione dei magazzini al piano terra, mentre gli uffici al primo piano. Tra il 1908 ed il 1910 si decise la trasformazione degli uffici in abitazioni. Nel 1973 la struttura venne acquistata dalla Soprintendenza. Il palazzo ospita la Galleria Nazionale d'Arte Antica, fondata nel 1957 a partire dal nucleo della Collezione Mentasti. La raccolta presenta dipinti di scuola veneta, emiliana, fiorentina, romana e napoletana collocabili tra il Quattrocento e l'Ottocento. Notevole inoltre risulta il corpus grafico del Canaletto. Nel 1983 vennero eseguiti dei lavori di ristrutturazione e la ricostruzione del muro di contenimento sul lato di Via Pauliana. Attualmente l'edificio è sede della Soprintendenza Archeologica e per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici del Friuli Venezia Giulia.

Il palazzo è costituito da tre livelli fuori terra. Accesso principale da Piazza della Libertà, secondari da Via Tivarnella, Via Pauliana e Via Udine. La facciata principale si compone di una parte centrale e di due torrette laterali aggettanti. La superficie muraria è trattata a bugnato: pietra d'Istria nella parte inferiore e malta sopra. Il piano terra presenta una serie di otto fori finestra rettangolari e al centro un portale d'ingresso ad arco a tutto centro, con mensola in chiave di volta. Il primo piano, di dimensioni ridotte, è caratterizzato da nove aperture, circondate da blocchi che imitano il disegno di una piattabanda e da una cornice con piccolo davanzale. La cornice marcapiano risulta sopraelevata a livello della base delle finestre. Il piano nobile risulta racchiuso da due trabeazioni. Il corpo centrale è ritmato da sette finestre inserite entro una cornice in pietra con trabeazione lineare; al centro spicca una terrazza con parapetto a balaustre in pietra bianca, sostenuta da quattro mensole a voluta. Lo sporto di linda è decorato da una cornice a dentelli. A coronamento della facciata spicca una merlatura in stile eclettico. Le torrette laterali sono arricchite da una loggia con balaustra e colonne ioniche a livello del piano nobile. Nella sopraelevazione è presente una finestra rettangolare inserita entro lesene scanalate. L'ingresso principale è caratterizzato da un atrio a quattro colonne ioniche; sulla sinistra si trova un locale adibito a magazzino e sulla destra la guardiola e lo scalone marmoreo che conduce ai piani superiori. Esempio notevole della ricca ornamentazione interna è il \"Salone Piemontese\" proveniente dal palazzo dei marchesi San Tommaso di Torino e acquistato dalla famiglia Economo dopo la prima guerra mondiale. Il settecentesco salone venne sistemato al secondo piano dell'edificio negli anni venti. La struttura presenta un ricco rivestimento parietale ad eleganti boiseries dorate e specchi eseguite con ogni probabilità dall'architetto piemontese Benedetto Alfieri. Delle otto sovrapporte ad olio su tela raffiguranti scene di soggetto biblico e mitologico, le due situate sulla parete del caminetto attribuibili a Francesco De Mura, attivo a Torino intorno alla metà del 1700. Sull'elegante camino di marmo è collocato il Ritratto di Carlo Emanuele III a figura intera da assegnare a Maria Giovanna Clementi. Sul soffitto, decorato a stucchi da maestranze veneziane, è inserito un dipinto ad olio su tela raffigurante l'Allegoria della Potenza e della Speranza derivato da un modello di Giambattista Tiepolo e l'Allegoria della Giustizia e della Pace della chiesa di San Lazzaro degli Armeni a Venezia. Nella grande sala d'ingresso sono collocati i dipinti che ornavano a Trieste il Caffè della Stazione, tra i quali due noti quadri dello Scomparini. Al primo piano sono ospitati vari uffici della Soprintendenza. All'ultimo piano si trova la Galleria di Arte Antica, la biblioteca e gli uffici della Soprintendenza Archeologica.

BALAUSTRA (esterno): Balcone con parapetto a balaustre in pietra al secondo piano. COLONNE (esterno): Colonne ioniche in corrispondenza del secondo piano delle torrette. LESENE (esterno): Lesene scanalate ad incorniciare la finestra rettangolare della torretta angolare. MENSOLE (esterno): Mensole a voluta decorate da motivi vegetali a sostegno dei balconi delle torrette angolari. MERLATURA (esterno): Merlatura decorata da motivi eclettici a coronamento dell'edificio.

Compilato in data: 2005

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