Fabbricato di Via Madonna del Mare 11

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Altra denominazione
Istituto Magistrale Giosué Carducci
Localizzazione
San Vito; Trieste
Via Madonna del Mare, 11; Via Tigor, 1
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 270
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 09/09/2005
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1874

Benchè a Trieste esistesse già un Istituto Magistrale maschile, non altrettanto accadeva per la sezione femminile la cui gestione era di fatto affidata alle monache benedettine del Convento di S.Cipriano. Nel 1872 per supplire a tale mancanza il Municipio stabiliva la creazione di un Istituto Magistrale Comunale femminile di lingua italiana. A causa del numero sempre crescente di allieve nel 1874 l'Istituto si trasferì da via dell'Ospitale 8 nell'edificio di via Madonna del Mare di proprietà degli eredi Chiozza adattato l'anno precedente alle nuove esigenze scolastiche. Nel 1875 un'ordinanza ministeriale stabiliva tuttavia che dovessero esserci due soli istituti magistrali in tutto il Litorale: uno maschile a Capodistria e uno femminile a Gorizia. Trieste si vide perciò costretta a chiudere nel 1883 l'ultimo corso di maestre e a modificare l'ordinamento della scuola che infatti fu convertita, nel 1881, in Civico Liceo femminile di lingua italiana destinato alle figlie dei ceti più benestanti e strutturato in 10 anni di corso: 5 preparatori e 5 liceali. Nel 1898 l'edificio fu ampliato: venne costruita una nuova ala prospiciente via Tigor, mentre il giardino ed il cortile interno furono ingranditi. Solo nel 1908 il Ministero per l'Istruzione concesse al Liceo di tenere gli esami di matura e di rilasciare validi attestati riconosciuti pubblicamente. Nel 1911 la scuola contava già 1025 iscritte tanto che non fu più sufficiente l'innalzamento di un piano dell'edificio (avvenuto già l'anno precedente), ma fu necessario aprire una succursale, chiamata Secondo Liceo, in via S.Anastasio. Alla fine della prima Guerra Mondiale il Liceo veniva intitolato a Giosuè Carducci divenendo nel 1924 Istituto Magistrale. Nello stesso anno furono portati a compimento i lavori di restauro dei locali siti al pianoterra e destinati all'abitazione del bidello. Nel 1963 sotto l'edificio sono stati rinvenuti i resti di una basilica paleocristiana risalente al V secolo a.C. Gli Statuti civici di Trieste testimoniano la presenza della chiesa ancora nel 1150 allorquando venne intitolata a Santa Maria del Mare, questa mantenne le sue funzioni fino ad almeno il 1784 fino a quando cioè l'edificio fu soppresso e venduto per volontà di Giuseppe II.

Fabbricato di forma allungata ad "L", definente i fronti strada sulla Via Madonna del Mare e sulla Via Tigor. In prossimità delle antiche mura medievali, il corpo edilizio appartiene ad una zona della città edificata nella seconda metà del secolo XIX, con corpi edilizi di medie dimensioni, leggermente inferiori a quelle del Borgo Giuseppino, a causa dell'orografia. Corpo di fabbrica a tre livelli continui fuori terra più sottotetto abitabile. Un piccolo corpo di fabbrica aggiuntivo a tre livelli, edificato successivamente su lotto gotico salda la discontinuità con l'immobile preesistente a valle di quello in oggetto e presenta facciata semplice trattata ad intonaco. Internamente l'edificio è organizzato su un corridoio cieco centrale ed una serie di aule laterali prospettanti sulla via pubblica e sul cortile interno. Un portale dà accesso alla basilica paleocristiana rinvenuta nel corso di lavori stradali sulla Via Madonna del Mare e estesa al di sotto dell'edificio e del manto stradale stesso. Sulla Via Tigor il fabbricato si pone in continuità con l'attiguo palazzo edificato nello stesso periodo sulla particella catastale contigua e facente parte della medesima partita tavolare. Architettura di stile eclettico di seconda metà secolo XIX; partitura di facciata suddivisa orizzontalmente in un basamento a bugnato nella parte bassa ed in una fascia trattata ad intonaco nella parte alta; chiude la composizione sul fronte principale l'attico, messo in evidenza da una cornice sporgente a livello della linea di gronda. Strutture verticali in muratura portante di pietra arenaria con archi di scarico ribassati in corrispondenza dei fori architettonici in facciata; strutture orizzontali di interpiano lignee; copertura a falde con struttura lignea ad orditura multipla, travature principali parallele alla linea di colmo, puntoni secondari ortogonali alla prima orditura ed arcarecci paralleli alla linea di colmo a supporto di tavelle in cotto; manto di copertura in coppi curvi rossi uso Trieste.

ELEMENTO ORNAMENTALE (esterno) Fascia basamentale a bugnato sui prospetti lungo la pubblica via. Al primo piano fori architettonici rettangolari incorniciati da edicole modanate in pietra bianca, timpani triangolari in corrispondenza della porzione centrale della facciata principale, architravi orizzontali modanati in corrispondenza degli altri fori. Fascia marcapiano a livello del davanzale delle finestre del secondo piano, incorniciate da elementi modanati in pietra bianca, con mensole a voluta a sostegno del davanzale. Coronamento a livello della linea di gronda, con fregio decorato da motivi geometrici e modanatura a dentelli posta a correre lungo il filo della banchina. ELEMENTO ORNAMENTALE (interno) Nell'atrio di ingresso, busto raffigurante Giosuè Carducci e riportante alla base la seguente diciture: "A GIOSUE' CARDUCCI, la scuola nell'anno della fondazione MCMXXII ELEMENTO ORNAMENTALE (interno) Nell'atrio di ingresso, lapide con profilo di Dante Alighieri con inscrizione riportante la seguente dicitura: "O MAGNO SPIRITO VEGLIA SU NOI ALUNNE, MCMXI" ELEMENTO ORNAMENTALE (interno) Mensole a voluta in pietra di Aurisina in corrispondenza del primo piano del vano scala, un tempo necessarie al sostegno dei corpi illuminanti. LAPIDE (interno) Al primo piano, in corrispondenza del salone centrale, lapide commemorativa in pietra di Aurisina, riportante la seguente dicitura: "DEI CADUTI PER L'ITALIA L'OPERA NOSTRA PERPETUI LA VIRTU' LA FEDE LA GLORIA". ELEMENTI ORNAMENTALI (interno) Mosaico paleocristiano di estese dimensioni sul pavimento della navata della basilica paleocristiana posta al di sotto del piano stradale.

Lungo le vie pubbliche, abbassamento in pietra bianca bulinata posto a correre lungo l'intera facciata, basamento in finto bugnato ad intonaco in corrispondenza del piano terra, con paraste poste a suddividere la facciata principale in tre porzioni ed a rafforzare gli spigoli dell'edificio; porzione superiore di facciata trattata ad intonaco liscio. Serramenti vetrati in legno massello a doppia anta verniciati colore verde con sopraluce e fascia vetrata inferiore apribile a vasistas. Al piano terra fori architettonici rettangolari, con piattabanda in finti conci trattati ad intonaco e davanzale in pietra bianca posto a correre lungo l'intera facciata; oscuranti esterni in doghe di legno massello verniciate colore verde; portale di accesso centrale in legno massello verniciato colore marrone, con anta centrale vetrata con inferriata in ferro battuto, specchiature laterali e superiori in legno massello; ai lati del portale, due fori finestra protetti da inferriate in ferro battuto danno luce all'ampio atrio; un portone in legno massello con sopraluce vetrato protetto da inferriata in ferro battuto dà accesso alla basilica paleocristiana. Al primo piano fori architettonici rettangolari incorniciati da edicole modanate in pietra bianca, timpani triangolari in corrispondenza della porzione centrale della facciata principale, architravi orizzontali modanati in corrispondenza degli altri fori. Fascia marcapiano a livello del davanzale delle finestre del secondo piano, incorniciate da elementi modanati in pietra bianca, con mensole a voluta a sostegno del davanzale. Coronamento a livello della linea di gronda, con fregio decorato da motivi geometrici e modanatura a dentelli posta a correre lungo il filo della banchina. Finestre dell'attico incorniciate da elementi modanati con concio di chiave in pietra bianca. Gronda e pluviale in lamiera, interni alla muratura a livello del piano terra in corrispondenza delle facciate lungo la pubblica via, banchina trattata ad intonaco e manto di copertura in coppi curvi rossi uso Trieste. Facciata rivolta verso il cortile interno trattata semplicemente ad intonaco, con fori finestra incorniciati da elementi semplici in pietra e protetti da inferriate in ferro battuto in corrispondenza del livello rialzato del cortile. Atrio di ingresso monumentale pavimentato in marmo, colonnato di separazione dal vano scala con colonne doriche in pietra di Aurisina bulinata, superfici verticali in spatolato colore beige. Scala del tipo appoggiato su putrelle metalliche con gradini in pietra bianca bulinata, pianerottoli sostenuti a mezzo di volte ribassate in pietra, balaustra in ferro battuto con corrimano ligneo; corridoi al primo ed al terzo piano pavimentati in battuto di cemento e graniglia; al secondo piano in parquet disposto a spina di pesce. Abbassamento laterale in pittura ad olio. Pavimenti delle aule in parquet ligneo disposto a spina di pesce. Serramenti interni in legno massello verniciato bianco, vetrati con specchiature di grandi dimensioni in corrispondenza delle porte di comunicazione tra i corridoi. Abbaini vetrati danno luce al sottotetto sul lato cortile.

Compilato in data: 2005

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