Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1917
Trasformatisi in Giardini d'Infanzia nel 1876, i vecchi asili di carità, sorti grazie all'iniziativa benefica di alcuni filantropi triestini, furono ben resto in grado di adottare un innovativo metodo educativo basato sullo sviluppo dello stimolo intuitivo mediante l'istruzione: il metodo Fröebel. Gli asili venivano così a perdere la loro iniziale impronta di semplici provvedimenti contro l'indigenza per assumere un ruolo più decisivo nell'ambito dell'educazione scolastica. Il Giardino d'Infanzia annesso alla scuola Morpurgo, risalente già al 1877, fu il quarto in ordine di costituzione dopo l'asilo di via della Madonnina, l'asilo di Rena Vecchia e quello di Rena Nuova. Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, trovò adeguata sistemazione in un nuovo e più consono fabbricato: nel 1914 infatti il Comune aveva deliberato la costruzione, nella zona di Chiarbola, di un Giardino d'Infanzia con due diverse sezioni di insegnamento, una in lingua tedesca ed una in lingua slovena. La Scuola materna di S. Vito, così definita, si presentò sin da subito come un sobrio ed elegante edificio edificato seguendo precise regole pedagogiche e d'igiene: aule spaziose illuminate da grandi finestre, elevate cubature, giardini per la ricreazione, servizi igienici più moderni, stanze per la direzione e per l'abitazione del bidello. Nel 1923 l'asilo assunse la denominazione specifica di "scuola materna" allorquando tutte le strutture educative infantili smisero di essere identificate come semplici istituti assistenziali per assumere un definitivo carattere educativo.
L'asilo nido di Via Mamiani sorge su un lotto di forma irregolare alle pendici meridionali del colle di San Vito. Un robusto muro di cinta in pietra bianca e pietra arenaria, e in parte in cemento armato, contiene il terrapieno che compensa il forte dislivello e racchiude l'intero lotto. L'immobile è formato da due corpi di fabbrica collegati; il primo, con forma ad L confina a Nord con la Via di Calvola; il secondo, di forma rettangolare, è posto nella parte Sud del lotto. I due corpi di fabbrica si distinguono solo per dimensioni ed altezze in quanto le strutture, la tipologia e il linguaggio utilizzati sono molto simili. Entrambi hanno strutture portanti verticali in muratura di pietra arenaria, i solai sono in legno così come la copertura a falde inclinate con manto di copertura in coppi curvi rossi. Il manufatto presenta un'architettura semplice con basamento in bugnato in conci di pietra arenaria e intonaco nella parte superiore della facciata. In alcuni particolari stilistici e decorativi, realizzati anche in laterizio, risente di influenze liberty.
BASSORILIEVO CON MOTIVI VEGETALI (esterno): Bassorilievo in pietra bianca rappresentante motivi floreali; è posto tra le due mensole a voluta che sostengono la cornice dei fori arcuati che si affacciano sul giardino interno. (IMG_1238) DECORAZIONE ARCUATA IN MATTONI ROSSI (esterno): Decorazione realizzata in mattoni rossi dell'arco a tutto sesto posta a coronamento dei fori che si affacciano sul giardino interno. (IMG_1238) ANELLI IN FERRO DECORATI A VOLUTE (esterno): Anelli in ferro verniciati color marrone aventi la funzione di staffa di supporto per la connessione di due grondaie a livelli differenti o per la connessione di grondaia e pluviali. (IMG_1257) ACCESSO MONUMENTALE (esterno): Accesso principale formato da due pilastri realizzati in conci di pietra bianca, laterizio ed elementi geometrici in pietra bianca che sorreggono una semisfera. (IMG_1262)
L'intero immobile ha una fascia basamentale in bugnato eseguito con conci di pietra arenaria. La restante parte della facciata è intonacata con finitura di colore giallo. Una cornice continua in pietra bianca divide la fascia del basamento dalla parte superiore della facciata. Lungo il prospetto su Via di Calvola, una seconda cornice in pietra bianca definisce una fascia di intonaco grezzo bocciardato. Le lesene sono costituite da conci squadrati in pietra calcarea. I fori finestra sono prevalentemente rettangolari; otto fori prospicienti il giardino sono con arco a tutto sesto (IMG_1238); quelli sul giardino interno e sulla facciata retrostante presentano un davanzale in pietra calcarea, sorretto da mensole a voluta in pietra. Tutti i serramenti sono in legno verniciato color giallo ocra a otto specchiature più sopraluce. I fori su Via di Calvola sono protetti da inferriate. I portoni d'ingresso sono in parte in legno verniciato color giallo ocra; alcuni sono in alluminio verniciato color bianco. Gli accessi principali ai due corpi di fabbrica presentano gradini in pietra calcarea; i parapetti sono in ferro. Il giardino è cinto da un robusto muro in pietra bianca ed arenaria; l'accesso da Via Mamiani avviene attraverso un cancello in ferro battuto incernierato su due pilastri realizzati in conci di pietra bianca e laterizio (IMG_1262) . I sentieri sono asfaltati e gli spazi gioco pavimentati con ghiaia. Nello spazio antistante l'ingresso è presente una struttura in ferro ricoperta da vegetazione (IMG_1250). Gronda e pluviali esterni sono in lamiera verniciata color marrone. All'interno i corridoi e i servizi sono rivestiti di piastrelle in ceramica (IMG_1227); le aule gioco hanno pavimenti in listelli di legno e la mensa in linoleum. Alcuni ambienti sono controsoffittati con pannelli in fibre minerali. La grande sala, posta in testata del corpo di fabbrica ad L, è coperta con capriate lignee (IMG_1228). La scala ha gradini in pietra bianca, parapetto in ferro verniciato color verde e corrimano in legno (IMG_1219).
Compilato in data: 2005