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Fabbricato di Corso Italia 9, Casa Hierschel de Minerbi, Palazzo Rossoni

Buttazzoni, Antonio - architetto ; Dreina, Giovan Battista - architetto ; Melani, Riccardo - architetto

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Localizzazione
Trieste
Corso Italia, 9; Via degli Artisti, 6
Comune Censuario: Città Vecchia; numero anagrafico: 1110, 1117
Uso attuale
Commerciale - negozio; Residenziale - abitazione; Ristorazione - bar
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939, art. 71 di data 25/07/1956
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1833

L'edificio venne realizzato nel 1833 su progetto di Antonio Buttazzoni per Mosè Hierschel, ricco mercante triestino. L'aspetto attuale del palazzo non corrisponde a quello originario essendo stato rimaneggiato più volte tra la fine del XIX e la metà del XX secolo. Il progetto del Buttazzoni prevedeva solo due piani e un pianterreno a bugnato con unica entrata centrale a volta. Al 1891 risale l'innalzamento progettato da Giovanni Battista Dreina, un attico arretrato rispetto alla facciata con una veranda vetrata che ospitò lo studio fotografico dei Wulz dal 1868 fino al 1981. L'intervento più pesante è stato lo sventramento del 1951, commissionato dal proprietario, il commerciante triestino Vittorio Rossoni, per la creazione al pianterreno di una moderna galleria con negozi su progetto dell'architetto Riccardo Melan. Attualmente l'edificio ospita al pianterreno diverse attività commerciali e magazzini e ai piani superiori appartamenti.

La struttura, a pianta trapezoidale, è costituita da quattro livelli fuori terra. Al pianoterra galleria passante da Corso Italia a Via degli Artisti. La facciata principale presenta al pianterreno un passaggio aperto caratterizzato da archi a tutto sesto sostenuti da pilastri con rivestimento in pietra. Al primo piano si aprono quattro fori finestra con timpano triangolare. Al centro un balcone con balaustra in pietra su cui si apre una porta-finestra. Il secondo livello presenta cinque fori finestra con cornici lineari aggettanti. A coronamento un eleganti cornice a triglifi. L'ultimo piano è caratterizzato da una terrazza a balaustra continua, con attico e veranda a vetri. L'edificio risulta importante anche la decorazione degli interni. Dal pianterreno si accede ai piani superiori attraverso una scala marmorea, a due rampe parallele, che presenta balaustra e colonne ioniche e una fascia di stucchi decorativi lungo il bordo superiore delle pareti. Al primo piano si trova un ampio atrio rettangolare con pavimento a riquadri di marmo grigio chiaro e nero, decorato da semicolonne ioniche in marmo e da lesene con capitelli a foglie di acanto. La sala più importante del piano nobile è decorata da riquadri raffiguranti paesaggi fantastici da Lorenzo Scarabelotto. Intarsi in legno e madreperla caratterizzano il pavimento. Le stanze che affiancano il salone centrale presentano decorazioni a monocromi e cornici in stucco. Il secondo e terzo piano, ampiamente rimaneggiati, sono destinati ad uso abitativo. Dall'appartamento del terzo piano si accede al sottotetto, alle due stanze sopraelevate e alla veranda.

FREGIO (esterno): Fregio decorato da triglifi a coronamento della facciata BALAUSTRA (esterno): Parapetto con balaustra in pietra a livello del primo piano e dell'attico

Compilato in data: 2005

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