Fabbricato Portici di Chiozza 1

Polli, Giorgio - architetto

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Localizzazione
Trieste
Portici di Chiozza, 1; Via Giosuè Carducci, 18
Viale Venti Settembre, 1
Comune Censuario: Barriera Nuova; numero anagrafico: 2553
Uso attuale
Terziario-direzionale - ufficio; Commerciale - negozio
Provvedimenti di tutela
L. n. 364/190910/08/1923
L. n. 1089/1939, art. 71 di data 25/01/1954
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1927

L'immobile sorge sull'area in origine occupata da terreni estesi al di là del ponte detto di Chiozza sul canale Torrente, dal cui interramento agli inizi dell'Ottocento si forma l'attuale Via Giosuè Carducci. La zona diventa già dalla fine del Settecento proprietà di Carlo Luigi Chiozza, industriale genovese, a capo di una importante fabbrica di saponi. Il ricco imprenditore estende le sue possessioni acquistando vasti latifondi limitrofi alla sua fabbrica, su cui decide di far erigere un complesso di edifici poi conosciuto con il nome di "Isola di Chiozza", limitata dalle già vie Torrente, Acquedotto, Toro e Chiozza, quest'ultima livellata e regolata nel 1838. Il borgo Chiozza "comprende in tutto 12 case" tra cui "il palazzo domenicale" commissionato da Carlo Luigi Chiozza nel 1801 (Generini, 1968, pp. 146-147). L'immobile viene realizzato su progetto di Antonio Mollari "sopra 3 file d'arcata, due delle quali fino dalla costruzione del palazzo sono ad esercizio di caffetteria. Lo storico "Caffè Ferrari", così chiamato dal nome del suo gestore Carlo Ferrari, viene ricordato come ritrovo di intellettuali ed artisti; il locale viene gravemente devastato il 23 maggio del 1915 causando la perdita delle opere dell'artista udinese Domenico Fabris. Il palazzo, restaurato già nel 1857, viene acquistato agli inizi del Novecento dalle Assicurazioni Generali. In tale contesto si decide la demolizione dell'intera struttura dell'Isola Chiozza per lasciare spazio all'edificazione del nuovo complesso, costituito da due grandi edifici contigui su Via Giosuè Carducci e un terzo al principio del Viale Venti Settembre, già Via dell'Acquedotto, rappresentato dalla fabbrica con il Teatro Excelsior. L'immobile in esame fa parte del progetto di sistemazione urbanistica dell'area Chiozza, affidato all'architetto Giorgio Polli. La costruzione del palazzo, conosciuto come Casa Chiozza, prende avvio su progetto datato 1925, per essere completato solo nel 1927. Rispetto ai primi due disegni del 1914 e 1916, il progetto definitivo del 1925 recupera i moduli neoclassici impiegati nell'edificio preesistente del Mollari. Giorgio Polli interviene sulla nuova struttura con l'aggiunta di un piano su cui viene collocato l'originale fregio, alzando l'altezza delle arcate del pianoterra e inserendo colonne ioniche di ordine gigante al posto delle lesene doriche. Il palazzo ospita uffici, unità abitative e al pianoterra attività commerciali.

L'edificio, con pianta irregolare, è costituito da sette livelli fuori terra. Affaccio principale su Portici di Chiozza, secondari su Viale Venti Settembre e Via Giosuè Carducci. Il prospetto principale presenta al pianoterra una struttura formata da un porticato che si affaccia sullo spazio antistante con sette aperture ad arco a tutto centro a bugnato che proseguono lateralmente con una sola apertura per fianco; sul porticato si prono fori commerciali conclusi al livello superiore da aperture a lunetta. L'alto zoccolo a bugnato comprende il piano superiore evidenziato da una cornice marcapiano aggettane e articolato da finestre rettangolari intervallate da rilievi in pietra raffiguranti scene mitologiche. I piani superiori sono trattati ad intonaco di colore giallo su cui emerge il bianco della pietra utilizzata per le cornici delle aperture e per la struttura colonnata. Al centro della facciata spicca una loggia a balaustra aggettante su mensoloni a voluta che sostiene due colonne sanalate di ordine gigante; la superficie muraria rientrante è caratterizzata da una porta finestra con trabeazione classica e fregio decorato da motivi a ghirlande a rilievo, mentre tra le due finestre superiori si trova un pannello a rilievo rappresentante armi e strumenti. A conclusine una cornice a meandri. Alle estremità laterali della facciata ritorna il motivo delle doppie colonne di ordine gigante su alti piedistalli con alla base finta loggia a balaustra. La superficie muraria compresa tra i colonnati presenta fori finestra rettangolari con semplice cornice in pietra, che solo al livello inferiore sono arricchite da cimasa lineare sorretta da mensoloni a voluta. A coronamento della superficie parietale corre un fregio con superiore cornice a dentelli. L'ultimo piano è caratterizzato da una terrazza balaustrata abbellita da statue su cui si aprono porte finestra ad arco e finestre rettangolari con fregio decorato da motivi a ghirlanda. Sulla sommità spicca il gruppo scultoreo raffigurante le immagini dell'Industria e del Commercio. I prospetti laterali sono privi della struttura porticata al pianoterra, su cui si aprono fori commerciali su rivestimento a bugnato. Rispetto alla facciata principale le laterali si differenziano nella parte centrale, occupata da una serie di sei lesene lisce di ordine gigante con balcone balaustrato alla base. A conclusione del prospetto si trovano balconcini in ferro battuto su cui si aprono porte finestre inquadrate da coppie di colonnine. Sulla sommità sono collocati grandi vasi con decorazioni.

PORTICO (esterno): Portico ad arcate arricchito per la parte degli intradossi delle volte a crociera da decorazioni a rilevo in pietra con motivi geometrici e floreali. FREGI (esterno): Pannelli a rilievo raffiguranti scene mitologiche e decorazioni con armi e strumenti collocati su tutti e tre i lati dell'edificio. FREGIO (esterno): Fregio recante la scritta "ASICURAZIONI GENERALI" a coronamento della superficie muraria di tutti e tre i lati dell'edificio. STATUE (esterno): Gruppi scultorei raffiguranti statue femminili collocate a coronamento della terrazza balaustrata della facciata principale. STATUE (esterno): Gruppo scultoreo i pietra raffigurante le personificazioni dell'Industria e del Commercio collocato sulla sommità della facciata principale. VASI (esterno): Vasi di grandi dimensioni decorati con motivi floreali e rilievo collocati sulla sommità di tutti e tre i lari dell'edificio.

Compilato in data: 2005

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