Fabbricato Via di Romagna 17-25, Villa Lehner

Buttazzoni, Antonio - architetto

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Localizzazione
Trieste
Via di Romagna, 17; Via di Romagna, 25
Comune Censuario: Scorcola; numero anagrafico: 654
Uso attuale
Residenziale - abitazione
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data 08/02/1966
Vincolo diretto BB AA PP
Vincolo indiretto BB AA PP
Vincoli indiretti attivi di data 12/09/1966
Vincoli

1840

L'immobile sorge all'interno della contrada di Romagna, "resa famosa nelle guerre dei Triestini coi Veneti" (Generini, 1968, p. 304); l'area si estende da Piazza Oberdan, già Piazza della Caserma, salendo il colle verso Scorcola, fino alla parte alta di Via Commerciale. L'abitato si sviluppa verso la metà dell'Ottocento, risultato della crescita demografica e quindi edilizia che segue all'ampliamento della sottostante zona portuale; molti uomini d'affari e borghesi arricchitisi soprattutto con attività commerciali si stabilisco alle pendici del colle, dove commissionano palazzi e ville inseriti all'interno di parchi e pregiati giardini. Le fonti dell'epoca ricordano tale "Via di Romagna, dove a sinistra si estende il bel parco del signor Carlo d'Ottavio Fontana, da tempo noto per la coltura dei fiori...continuando a salire in carrozza...a destra molti giardini e a sinistra, tra le altre, la Villa già Schwachhofer, oggi Lehner..." (Goracuchi de, 1977, p. 73). L'edificio in esame, infatti, è immerso in un ampio giardino, sottoposto a vincolo indiretto a tutela dell'ambiente nel quale è inserito. La villa risulta da un rifacimento di una preesistente casa di campagna risalente al 1820, in base alla scritta incisa nella chiave di volta del portone d'ingresso. La villa viene ricostruita su disegno di Antonio Buttazzoni come recita la scritta sul progetto "Disegno di rifabbricazione della casa del signor Carlo Cristiano Schwachhofer-11 novembre 1840-A. Buttazzoni arch.". La villa rappresenta, infatti, uno dei numerosi edifici di stile neoclassico che Buttazzoni progetta nella prima metà dell'Ottocento a Trieste, pur costituendo l'unico esempio di dimora di campagna; nel caso in esame l'architetto inserisce i moduli compositivi sperimentati nei palazzi cittadini caratterizzati da un corpo centrale lievemente aggettante su cui si innesta un ordine gigante di colonne ioniche. Nel 1861 la proprietà passa nelle mani della famiglia Lehner, da cui deriva il nome della villa. Risalgono al 1976 lavori di ristrutturazione interna con la realizzazione di appartamenti e restauro delle facciate.

La struttura, a pianta rettangolare, è costituita da tre livelli fuori terra. Affaccio su Via di Romagna. La facciata principale presenta al pianoterra un avancorpo centrale, porticato con archi a tutto sesto con rivestimento a bugnato, su cui si apre il portone d'ingresso affiancato da due finestre. Al di sopra del portico si trova una terrazza balaustrata in pietra su cui si innesta una struttura composta da quattro colonne di ordine gigante con capitello ionico, coronata da cornice a dentelli. La superficie muraria trattata ad intonaco di colore rosa. I fori finestra sono rettangolari con semplice cimasa lineare in pietra al secondo piano. Una fascia marcapiano in pietra bianca corre tra primo e secondo e al di sopra del terzo piano per tutto il perimetro dell'edificio.

BALCONE (esterno): Balcone a balaustra in pietra compreso nella struttura aggettante centrale della facciata principale. COLONNE (esterno): Serie di quattro colonne di ordine gigante con capitello ionico a sostegno di una trabeazione con cornice a dentelli in corrispondenza dell'avancorpo centrale della facciata principale. ISCRIZIONE (esterno): Iscrizione recante la data "1820" posta sulla parte lapidea in chiave di volta del portone d'ingresso.

Compilato in data: 2005

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