Fabbricato di Piazza di Cavana 2, Casa Fontana

Nobile, Pietro - architetto

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Localizzazione
Cavana; Trieste
Piazza di Cavana, 2; Via del Pesce, 2
Via del Sale, 1
Via della Pescheria, 18
Comune Censuario: Città Vecchia; numero anagrafico: 682
Uso attuale
Terziario-direzionale - ufficio
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939, art. 71 di data 03/08/1955
L. n. 1089/1939 di data 21/03/1953
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1827

Il fabbricato venne edificato nel 1827 su progetto di Pietro Nobile. Il progetto per casa Fontana risulta dalla rielaborazione di un disegno predisposto da Nobile nel 1813 per la costruzione di un mercato del pesce in un'altra zona della città, l'attuale piazza Hortis. L'area sulla quale venne costruito l'immobile in precedenza era occupata dal magazzino del sale, fatto erigere dall'imperatore Carlo VI agli inizi del Settecento e demolito nel 1821. L'edificio, in stile neoclassico, venne fatto costruire dal Comune che lo destinò a mercato del pesce. Al pianterreno, infatti, c'era un portico sorretto da colonne doriche, dove si svolgeva il commercio. I due piani superiori erano ad uso di abitazione privata. Nel 1829 il commerciante di tabacco Pietro d'Ottavio Fontana entrò in possesso del primo e del secondo piano dell'edificio; mentre nel 1831, rivelatosi insufficiente lo spazio per il mercato del pesce che venne trasferito altrove, il Comune cedette al Fontana anche il porticato. Nel 1831, su disegno di Valentino Valle, Fontana fece chiudere il porticato per ricavare dei locali da adibire a magazzino. La facciata principale, in origine, era decorata con clipei a bassorilievo e finestre sormontate da timpani rettilinei. All'interno alcuni soffitti presentano delle decorazioni ad affresco. Al secondo piano, sulla parete della scala elicoidale vi è un affresco che riproduce l'aquila e la lapide che si trovava nel demolito magazzino del sale. Si tratta di una commemorazione della battaglia di Zenta. Nel 1884 al primo piano di casa Fontana aveva sede il "Gabinetto di Minerva". Nel 1955 l'immobile era di proprietà del barone Giuseppe Morpurgo e della baronessa Lavinia Morpurgo nata Fontana. Nel 1988 l'edificio è stato interessato da lavori di ristrutturazione. In particolare al piano terra sono state realizzate opere funzionali per l'adattamento degli spazi ad ufficio bancario.

L'edificio a pianta rettangolare ricopre un intero lotto urbano ed è caratterizzato da un tessuto compositiva semplice e sobrio. Il piano terra è costituto da un portico chiuso scandito da aperture ad arco in pietra, intervallate da due aperture rettangolari sul prospetto verso Piazza Cavana. Un cornicione sporgente raccorda il pianoterra con i due piani superiori dell'edificio. Le finestre del piano nobile sono coronate da timpano rettilineo sostenuto da mensoline a voluta. Le finestre dell'ultimo piano presentano un davanzale sporgente.

AFFRESCO (interno) Decorazioni ad affresco raffiguranti figure a monocromo e grottesche.

Compilato in data: 2005

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