Fabbricato di Piazza Attilio Hortis 4-5, Palazzo Biserini

Nobile, Pietro - architetto

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Localizzazione
Trieste
Piazza Attilio Hortis, 4; Piazza Attilio Hortis, 5
Via Giacomo Camician, 4
Via Giacomo Camician, 2
Via Santi Martiri, 1
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 247
Uso attuale
Culturale - altro
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data 25/07/1959
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
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1802

L'immobile sorge nel sito in origine occupato dalle proprietà dei Frati Minori del duecentesco convento di San Francesco, soppresso nel 1788, di cui rimane testimonianza nella chiesa di Sant'Antonio Vecchio. Parte dell'antico convento viene demolita nel 1796, la rimanente porzione nel 1813 per volere del barone Angelo Calafatti, al quale si deve anche l'istituzione dell'attigua Piazza Lützen, poi Lipsia, oggi Piazza Attilio Hortis. L'edificio in esame viene costruito nel 1802 per volere dei fratelli Giuseppe e Antonio Maurizio de Mohrenfeld; nel 1804 l'immobile risulta di proprietà di Antonio Biserini, che nel 1808 lo lascia in eredità ai figli Francesco e Barbarina e alla vedova Maria. Nel 1809 l'edificio viene scelto dal maresciallo Marmont come sede dell'Intendenza. Tra il 1813 ed il 1817 l'edificio viene ristrutturato ad opera dell'architetto Pietro Nobile, al quale si deve anche il progetto, poi non concretizzato, di sistemazione della piazza. Su disegno di Nobile il palazzo viene alzato di un piano e riadattato per ospitare le sedi dell'Accademia di Commercio e di Nautica, delle Scuole Reali e dagli anni Venti dell'Ottocento della Biblioteca Civica, prima Biblioteca degli Arcadi fondata a Gorizia alla fine del Settecento. All'intervento di Nobile viene attribuita con certezza la realizzazione della scala interna, a pianta quadrata, caratterizzata da due coppie di colonne di ordine dorico che si affacciano sul pianerottolo. I disegni conservati presso l'Archivio diplomatico di Trieste testimoniano la situazione dell'edificio nel 1819: il palazzo si presenta costituito a tre piani fuori terra, con pianterreno caratterizzato da quattro porte laterali, affiancate da fori finestra, e un portone d'ingresso ad arco su cui poggia un balcone da cui partono quattro lesene. Tale struttura si discosta dalla situazione attuale. A partire dal 1838 si susseguono diversi interventi tra cui la costruzione di una "specola ad uso astronomico sul tetto dell'edificio". Nel 1856 il palazzo viene sopraelevato di un piano per ospitare il Museo di Storia Naturale, posto sotto l'alta protezione dell'arciduca Ferdinando Massimiliano, affiancato dal 1874 al terzo decennio del Novecento dal Museo Civico di Storia ed Arte. La Biblioteca Civica, in origine collocata nell'edificio magistratuale in Piazza Grande, viene aperta il 5 febbraio 1822; tra i direttori più illustri dell'istituto si possono nominare Domenico Rossetti, con il suo importante lascito di preziosi codici e il letterato, senatore e vicepresidente del Senato Attilio Hortis, in carica dal 1873 al 1922. Dal 1929, dopo il trasferimento degli Istituti Nautico e Commerciale e del Museo di Storia ed Arte, la biblioteca si è dotata di nuove sale studio e locali per il deposito del materiale librario. Attualmente l'edificio ospita la Biblioteca Civica, il Civico Museo di Storia Naturale e la nuova Emeroteca al pianoterra. Nel 2006 l'edificio è stato interessato da un intervento di restauro generale.

L'immobile, a pianta rettangolare, è costituito da quattro piani fuori terra. Ingresso principale su Piazza Attilio Hortis, secondario su Via Santi Martiri. Il pianoterra presenta rivestimento a bugnato liscio, eccetto il prospetto principale, mentre i piani superiori sono trattati ad intonaco di colore arancio. I fori finestra sono rettangolari con cimasa lineare al terzo piano, e timpano triangolare al secondo. Cornice a dentelli a coronamento dell'edificio. La facciata principale è caratterizzata da cinque aperture ad arco, inquadrate da conci di pietra e trabeazione in pietra, che si alternano a fori finestra rettangolari. La parte centrale del prospetto risulta enfatizzata da un rivestimento a bugnato liscio su cui si pare il portale d'ingresso. Mensole a voluta sostengono la balconata superiore con parapetto in pietra, decorata da motivi geometrici e dall'iscrizione "Biblioteca Civica", su cui si aprono tre porte finestra, arricchite da fregio a rilievo e cimasa lineare in pietra. L'accesso ai piani superiori è garantito da una scala a pianta quadrata con due coppiedi colonne di ordine dorico. All'interno si possono ammirare sale con l'antica pavimentazione in legno e decorazioni a stucco e ad affresco.

BALCONE (esterno): Balcone con parapetto in pietra decorato da motivi geometrici e iscrizione \"Biblioteca Civica\" in corrispondenza della parte centrale del secondo livello della facciata principale. FREGIO (esterno): Fregio a rilievo con decorazioni a festoni in corrispondenza della trabeazione delle porte finestre centrali del secondo livello della facciata principale. CORNICE (esterno): Cornice a dentelli a coronamento dell'edificio. TIMPANO (esterno): Timpani sostenuti da mensole a voluta ad arricchire le finestre del secondo livello della faccia principale. AFFRESCHI (interno): Affreschi raffiguranti soggetti mitologici inseriti nei soffitti a cassettoni lignei con decorazioni a stucco.

Compilato in data: 2005

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