Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1821
L'edificio venne fatto costruire nel 1821 da Leopoldo Mauroner, comandante della milizia territoriale e proprietario del teatro Mauroner. Il progetto è dell'architetto Matteo Pertsch. La sopraelevazione del mezzanino e le modifiche alle decorazioni della facciata si devono all'intervento di Antonio Somazzi nel 1876. Al 1923 risale un'ulteriore sopraelevazione parziale. Tra il 1986 e il 1987 l'immobile è stato interessato da lavori di restauro alla facciata principale e alla copertura. Nel 1823 Leopardo Mauroner affittò il palazzo al vescovo di Trieste Antonio Leonardis, che vi stabilì temporaneamente la sede vescovile e vi morì nel 1830. Nel 1854 l'immobile venne acquistato dal negoziante Alessandro Covacevich, capo della comunità greco-ortodossa; in seguito lo ereditò il figlio Giovanni che ne fu proprietario fino al 1911. Nel 1918 divenne la sede della società di esportazione di cemento Portland-Trieste. Infine, il palazzo divenne proprietà della famiglia Stock.
Il fabbricato, in stile neoclassico, presenta pianta quadrata con una corte interna spostata verso la facciata postica dell'edificio. Il pianoterra è costituto da un alto basamento a bugnato a fasce orizzontali lisce che si piegano a raggiera sulle aperture dei portoni e delle finestre. Sulla chiave d'arco del portone centrale è collocato un panduro con elmo e cimiero. La facciata risulta tripartita in un corpo centrale formato da una falsa loggia, lievemente aggettante, e due parti laterali simmetriche. Il balcone in pietra e ferro battuto del primo piano è sostenuto da otto mensole a volute vegetali, decorate con mascheroni raffiguranti teste equine e leonine. Sul balcone si impostano quattro lesene corinzie lisce di ordine gigante portanti un'alta trabeazione. Le finestre del primo piano sono coronate da cimase rettilinee, timpani arcuati e timpani triangolari, quelle del secondo piano presentano cimase lineari. Cartelle decorative lievemente in rilievo sono collocate nelle specchiature sotto le finestre del primo piano e tra le aperture della parte centrale della facciata. Nel mezzanino la serie di finestrelle quadrate è ritmata da mensole a volute che si alternano alle aperture. La superficie, ad esclusione del pianterreno, è trattata ad intonaco di colore rosso. La facciata si conclude con una cornice a dentelli sotto lo sporto del tetto.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Decorazioni a cartelle appena in rilievo sono disposte sotto le finestre del primo piano e tra le aperture della falsa loggia centrale. LESENE (esterno) Lesene lisce di ordine gigante con capitello corinzio. MENSOLE (esterno) Mensole a voluta si alternano alle finestre nel mezzanino. In corrispondenza delle lesene centrali sono disposte a coppie. Quattro coppie di mensole a voluta vegetale, decorate con mascheroni raffiguranti teste leonine ed equine, sostengono la balconata del piano nobile. MASCHERONE (esterno) In chiave d'arco del portale d'ingresso è collocato un mascherone raffigurante una testa d'uomo con elmo e cimiero.
Compilato in data: 2005