Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1806
La Rotonda Pancera fu costruita attorno al 1804-1806 per il commerciante e consigliere magistratuale Domenico Pancera, di origine friulana. L'edificio neoclassico è attribuito all'architetto Matteo Pertsch (Wolfang Bensch 1976), anche se manca il progetto originale. Sono invece documentati gli interventi di G. B. de Puppi per quanto riguarda l'ampliamento in via della Rotonda nel 1831, di Antonio Buttazzoni per l'ampliamento in via Venezian nel 1832-33 e di G.B. Drena che modificò la facciata al pianterreno nel 1891. A metà del XIX secolo viveva nella Rotonda la famiglia di Felice Machlig, affiliato a una Loggia massonica, ragion per cui nacque il sospetto che gli scantinati della Rotonda ospitassero riunioni massoniche. Negli anni Ottanta la Soprintendenza fece eseguire dei restauri agli affreschi all'interno dell'edificio.
Pertsch si trovò ad operare in un lotto di terreno a cuneo altimetricamente malagevole nel tessuto urbano frammentario e irregolare della città medievale. Per prima cosa egli realizzò un piano orizzontale, costituito dal piano terra a bugnato, sul quale appoggiare la costruzione. Sull'angolo acuto del lotto, Pertsch progettò una facciata semicircolare con colonne ioniche di ordine gigante. Le colonne sono addossate al muro nel quale si aprono tre porte finestre con balaustra tra i basamenti delle colonne stesse e, nella parte superiore, dei bassorilievi. Nello spazio tra le colonne esterne e la muratura delle facciate laterali, sono collocate due statue raffiguranti Marte e Minerva. Il colonnato sostiene una cornice spessa fortemente aggettante che presenta decorazione a ovuli e una fascia a dentelli. All'interno dell'edificio, in corrispondenza della facciata convessa, si trova una sala circolare voltata a cupola con affreschi attribuiti a Giuseppe Gatteri, così come gli affreschi di ispirazione pompeiana che si trovano in una saletta attigua.
COLONNE (esterno) Colonne di ordine gigante con capitello ionico. STATUE (esterno) Alle estremità del colonnato sono collocate due statue raffiguranti Marte e Minerva, realizzate nella bottega veneziana di Antonio Bosa. FREGI (esterno) I fregi scolpiti a bassorilievo raffigurano eventi eroici della Roma repubblicana, in particolare una vicenda legata a Coriolano, Virginia uccisa dal padre e il sacrificio di Ifigenia. BALAUSTRE (esterno) Il parapetto del colonnato è caratterizzato da balaustrini da anfora in pietra. AFFRESCHI (interno) Decorazioni ad affresco sono presenti nella sala circolare e nella cosiddetta "saletta pompeiana". Rappresentano temi desunti dall'iconografia classica, come ad esempio la favola di Amore e Psiche, e affreschi di stile pompeiano.
Compilato in data: 2005