Fabbricato di Via di Vallicula 11

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Altra denominazione
Scuola Materna Statale
Localizzazione
Barcola; Trieste
Via di Vallicula, 11
Comune Censuario: Barcola; numero anagrafico: 385
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1933

Gli anni trenta sono testimoni a Trieste di un grande interesse per l'educazione infantile che si concretizzò nella costruzione di numerose scuole materne soprattutto in quei rioni che più ne erano sprovvisti. Tra il 1933 ed il 1936 sorsero, una dopo l'altra, le scuole materne di S. Luigi, di Timignano, di Servola e di Barcola. L'elegante costruzione di via Vallicula 11, intitolata a Margherita di Savoia-Aosta, figlia dei duchi Amedeo ed Anna, risale al 1933. La scuola, sorta grazie all'interessamento dell'Opera Nazionale Italia Redenta (O.N.A.I.R.), si presenta come un edificio a due piani dalle linee molto sobrie, quasi fosse una dimora padronale privata piuttosto che un edificio ad uso scolastico: al primo piano il progetto originale stabilì una sala per la ricreazione, la cucina, gli spogliatoi, l'abitazione per il custode ed i servizi, al secondo quattro aule di cui una destinata ai bambini ammalati e alla direzione. Ospita oggi la scuola materna statale con lingua di insegnamento slovena.

Il fabbricato in stile eclettico di inizio secolo XX risulta isolato su lotto di pertinenza, è posto alle pendici del colle di Gretta, a nord del ponte ferroviario ad arcate all'altezza della pineta di Barcola. Il corpo edilizio è composto da due volumi leggermente sfalsati in corrispondenza dell'ingresso principale sul lato sud. La composizione della facciata principale in stile eclettico mostra un ingresso centrale rialzato rispetto al piano del terreno sistemato esterno, posto in evidenza da un piccolo portico arcuato e dal soprastante balcone. La distribuzione su due livelli fuori terra più un piano interrato adibito a cantina, si organizza attorno ad un corridoio assiale, cui si accede dal portico esterno e che termina in corrispondenza della scala di accesso al primo piano, del tipo appoggiato su putrelle metalliche. Le strutture verticali sono in muratura portante di pietra arenaria; gli orizzontamenti sono in legno e la copertura a struttura lignea mostra all'esterno, in corrispondenza della banchina, i puntoni a sostegno del tavolato.

La muratura perimetrale presenta un basamento in corsi regolari orizzontali di pietra bianca a spacco di cava, mentre le restanti parti di facciata sono semplicemente intonacate ad intonaco liscio color bruno. Le scale di accesso al piano terra rialzato sono composte da gradini in pietra bianca bocciardata. Il portico di ingresso, con arco a tutto sesto in conci di pietra bianca bocciardata, supporta la balaustra a protezione del balcone soprastante, composta di elementi di pietra bianca bulinata. Gli spigoli del fabbricato risultano rafforzati da conci in pietra bianca bocciardata che salgono dal basamento sino alla sottile modanatura in pietra che chiude la facciata, fornendo la base di appoggio dei puntoni del tetto. I fori architettonici di porte e finestre risultano incorniciati da elementi modanati in pietra bianca bulinata, con davanzale a sporgere in corrispondenza delle finestre e gocciolatoio modanato in corrispondenza dei fori porta. I serramenti in alluminio verniciato bianco risultano tutti sostituiti di recente. Il manto della copertura a falde è in coppi corvi rossi uso Trieste; gronde e pluviali sono in lamiera. All'interno i pavimenti delle parti comuni sono pavimentati in linoleum, mentre le aule presentano un parquet ligneo disposto a spina di pesce. La scala, a doppia rampa con gradini in pietra bianca bulinata, presenta i pianerottoli in lastre di pietra monolitiche e un parapetto metallico verniciato bianco con corrimano ligneo. Gli intonaci dipinti in color bianco sono protetti nella parte bassa da un abbassamento in smalto murale colore grigio chiaro.

Compilato in data: 2005

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