Fabbricato Viale Miramare 113/1, Chiesa San Bartolomeo

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Localizzazione
Trieste
Viale Miramare, 113/1
Comune Censuario: Barcola; numero anagrafico: 96
Uso attuale
Luogo di culto - chiesa
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data Declaratoria 28/05/1975
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
declaratoria: Visualizza il PDF

1785

L'immobile sorge sull'area di Barcola, borgo esteso nell'insenatura del mare tra l'altipiano carsico e il poggio di Gretta. La zona, abitata già in epoca romana, divenuta in seguito ideale soggiorno balneare e luogo di riposo estivo, viene ricordata dalle fonti anche per la presenza di una cappella trecentesca dedicata a San Bartolomeo. A favore della piccola chiesa nel 1462 il vescovo Enea Silvio Piccolomini, poi papa Pio II, durante un soggiorno nella città triestina, decide di concedere l'indulgenza di cinque anni e di altrettante quarantene ai visitatori della cappella,"vere poenitentibus et confessis", nel giorno della festa per il santo titolare. Nel 1785 la chiesa viene eretta a curazia, escorporando parte dell'area dalla parrocchia di Sant'Antonio e parte da quella di Opicina. Due anni dopo sull'area dell'antica cappella viene costruita un'altra struttura, dotata di due nuovi altari, quello maggiore proveniente dalla cattedrale, quello laterale da Montona. Con l'incremento demografico della seconda metà dell'Ottocento si da inizio all'ampliamento del cimitero e della chiesa stessa; i lavori vengono garantiti dalle offerte concesse da Ferdinando Massimiliano d'Asburgo e dalla moglie Carlotta. Nel 1892, data in cui la chiesa viene eretta a parrocchia, il complesso è interessato da interventi di restauro. Solo nel 1931 si completa l'atteso ampliamento grazie al contributo della Provincia. In tale occasione viene inserito in facciata il rosone di pietra del Carso, proveniente dalla demolita chiesa di San Rocco, già Piazza Grande, ma con ogni probabilità in origine commissionato per una fabbrica trecentesca. Entro il 1935 vengono aggiunte due cappelle laterali e la nuova testata absidale. Durante i lavori degli anni Trenta il campanile viene alzato con un tamburo ottagonale dotato di cuspide. Nel 1952 l'interno della chiesa viene arricchito da un monumentale altare barocco, proveniente da una cappella della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia; l'opera, grazie alla mediazione dell'artista Antonio Bosa, allora attivo nella città lagunare, viene acquistata dall'Opera Pia di Trieste, dove giunge nel 1940, prima in deposito nell'Ossario di San Michele al Carnale, poi nella chiesa di Barcola. La strutttura, opera degli scultori Giovanni Comino ed Enrico Meringio, si compone di una mensa con paliotto decorato ad altorilievo, affiancato dalle statue degli evangelisti Luca e Matteo, uniti da una balaustra alle due figure di angeli. Al centro si trova il tabernacolo barocco in marmi policromi, adattato a tale struttura già nel 1826, in origine presente sull'altare del Santissimo Sacramento di San Giusto. Dalla cattedrale triestina provengono anche l'altare del Sacro Cuore e quello della Madonna del Rosario. L'abside centrale ospita anche un dipinto raffigurante il Patrono della Parrocchia, l'apostolo San Bartolomeo. Nel 1994 viene inaugurato un ulteriore altare eretto su progetto dell'architetto Carmelo Nino Trovato.

La struttura presenta affaccio principale su Viale Miramare. La fabbrica si compone di un'unica navata, con abside poligonale e due cappelle laterali. La copertura è a cassettoni lignei. La superficie muraria è trattata ad intonaco di colore bianco, che caratterizza anche l'esterno. Le pareti laterali presentano fori finestra ad arco a tutto centro con vetrate istoriate. Lo spazio interno si compone di un abside centrale con arco a tutto centro, all'interno della quale si trova l'altare maggiore. Le due cappelle laterali ospitano due altari in pietra con struttura ad edicola e mansa in marmo policromo. Esternamente, la facciata principale è caratterizzata da un portico d'ingresso a sette arcate a tutto sesto su cui si aprono fori finestra vetrati con portale centrale. La superficie muraria si conclude con una parte centrale più alta "a capanna" arricchita da rosone. Nel corpo destro si innesta il campanile con tamburo e cuspide. Tale struttura si ripete semplificata nei prospetti laterali.

ROSONE (esterno): Rosone in pietra del Carso caratterizzato da struttura a diaframma a colonnette decorato nella parte perimetrale da forme mistilinee. ALTARE MAGGIORE (interno): L'altare in pietra è costituito da mensa con paliotto decorato da scene cristologiche a rilievo e da una parte superiore caratterizzata da una struttura a balaustra su cui sono collocate quattro statue rappresentanti Luca e Matteo e due angeli. Al centro un tabernacolo in marmi policromi su base ellittica con cupola a cipolla.

Compilato in data: 2005

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