Fabbricato di Trebiciano 30

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Altra denominazione
Scuola d'infanzia statale con lingua d'insegnamento slovena Elvira Kralj
Localizzazione
Trebiciano; Trieste
Trebiciano, 30
Comune Censuario: Trebiciano; numero anagrafico: 30
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1932

Gli anni trenta sono testimoni a Trieste di un grande interesse per l'educazione infantile che si concretizza nella costruzione di numerose scuole materne nei rioni che più ne erano sprovvisti: tra il 1933 ed il 1936 sorgono una dopo l'altra le scuole materne di S. Luigi, di Timignano, di Servola e di Barcola. Il progetto per un nuovo istituto da aprirsi nella specifica zona di Trebiciano e destinato quindi ad aumentare la ricezione scolastica nell'insediamento rurale di Trebich risale al 1932 allorquando si rese necessario affiancare alla scuola elementare già esistente un'ulteriore struttura. La nuova scuola materna inaugurata due anni più tardi, nel 1934, fu ideata dall'arch. P.Kosmaz. L'edificio della nuova scuola, ad un solo piano con ampie finestre e cortile, rivela già nella sua struttura una concezione architettonica diversa, più moderna e funzionale, rispondente, nella disposizione dei locali, alle nuove esigenze igienico-didattiche imposte dal nuovo sentire.

Fabbricato scolastico composto da due corpi edilizi giustapposti, ai margini di un ampio lotto di pertinenza, situato nel borgo di Trebiciano, lungo la strada provinciale Opicina-Basovizza, sul lato opposto allo spazio pubblico prospiciente la chiesa. Il primo corpo basso ed allungato ospita l'attività scolastica vera e propria e si organizza su un unico livello fuori terra; il secondo, dalla pianta piuttosto ridotta, è disposto su due livelli fuori terra, ospita i locali di servizio all'asilo e l'abitazione del custode. Le strutture presentano elementi portanti verticali in calcestruzzo armato e solai in laterocemento, con copertura a falde. Al piano interrato un vano adibito a ripostiglio isola solo parzialmente i locali del piano terra dal contatto diretto con il terreno.

Superfici murarie esterne rivestite in intonaco colore rosa, con basamento in pietra artificiale posto a correre lungo tutto il perimetro del fabbricato. Banchina trattata ad intonaco colore bianco con ampio sporto a protezione delle facciate. Manto di copertura in coppi curvi rossi uso Trieste. Un elemento architettonico a timpano, delimitato da due corte colonnine, sottolinea l'altezza maggiore del secondo corpo edilizio, nascondendo parzialmente anche la copertura. La raccolta delle acque in copertura è eseguita a mezzo di linda in pendenza priva di gronda; i pluviali in metallo verniciato sono posti esternamente alla muratura perimetrale. Una scala esterna in calcestruzzo armato e parapetto metallico conduce al primo piano del corpo edilizio più alto, dove si trova l'appartamento del custode, con ingresso protetto da una vetrata che nella parte alta si congiunge direttamente allo sporto del tetto. Serramenti in alluminio verniciato color bianco, provvisti di oscuranti esterni ripiegabili a libro in corrispondenza dell'appartamento del custode. Una rampa esterna con parapetto metallico verniciato bianco e lastricata in blocchetti di cemento colorato consente l'accesso al piano terra dell'asilo anche alle persone disabili. All'interno i corridoi risultano pavimentati in battuto di graniglia e cemento, mentre le aule presentano una pavimento in linoleum. Superfici murarie e soffitti interni sono semplicemente intoncacati e dipinti in color bianco; i serramenti di porte interne sono in legno verniciato bianco.

Compilato in data: 2005

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