Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XII d.C.
La basilica di San Silvestro, in stile romanico, fu costruita presumibilmente nella seconda metà del XII secolo per volere del vescovo Bernardo (1149-1187). Tuttavia la tradizione popolare, supportata da una lapide commemorativa del 1672 murata sulla parete postica dell'edificio, afferma che la chiesa sia sorta nel 313 d.C. sull'area precedentemente occupata dall'abitazione delle martiri cristiane Tecla ed Eufemia, già luogo di culto e incontro dei primi cristiani. La basilica fu più volte rimaneggiata, con l'appporto di elementi stilistici posteriori. Dalle memorie del canonico Matteo Camnich risulta che fu restaurata già nel 1332. Il restauro a cui fu sottoposta nel 1927, sotto la direzione dell'architetto Ferdinando Forlati, la alleggerì da tutte le strutture barocche che si erano accumulate nel corso dei secoli, riportandola così alle sue linee romaniche originali. Sul lato sinistro si trova l'ingresso principale della chiesa, con un portico romanico su cui si erge il campanile. Secondo la tradizione la torre campanaria era una torre medievale di difesa nelle mura cittadine, ricostruita con delle eleganti bifore. Al suo interno c'è una campana del 1785. All'interno della chiesa sono visibili sulle pareti dei frammenti di affreschi risalenti al 1300, con una scena relativa alla vita dell'imperatore Costantino e, una probabile Annunciazione. Dietro all'altare è collocato un crocefisso in ferro battuto del 1700; sul pavimento davanti all'altare si trova la tomba della famiglia Calò del 1585. Nel 1785, sotto l'imperatore Giuseppe II, la chiesa fu posta a pubblico incanto e acquistata nel 1786 dalla comunità Evangelica Elvetica, che la ridusse al proprio rito e la dedicò a Cristo Salvatore. Nel 1963, a seguito dei lavori di costruzione della scalinata di accesso da via del Teatro Romano, l'intera struttura basilicale ha subito grossi dissesti statici. Di conseguenza, la Soprintendenza ha promosso un restauro integrale ultimato nel 1967, che ha comportato il rifacimento delle fondazioni, la rimessa a piombo del colonnato interno e ha interessato anche le opere murarie di finitura. Ulteriori lavori di restauro e di manutenzione straordinaria sono stati eseguiti nel 1990.
La chiesa presenta una planimetria a forma di parallelogramma irregolare. Le facciate suggeriscono la strutturazione interna a tre navate, con una parte centrale più elevata e due laterali con i tetti a spiovente. La facciata principale, a Nord-Ovest, è caratterizzata da un rosone con raggiera ad archi a tutto sesto e da una porta d'ingresso aperta successivamente. Sul lato Nord-Est si trova l'ingresso principale della chiesa, costituito da un protiro romanico in pietra bianca con due colonne su cui si imposta il campanile a pianta rettangolare. Il campanile, decorato da alcuni listelli e da una cornice in pietra bianca, termina con una cella campanaria traforata su ogni lato da una bifora. L'interno della basilica è diviso in tre navate da due file di tre colonne con capitelli cubici. Il soffitto delle navate è a capriate, mentre il soffitto sopra il presbiterio rialzato è costituito da una volta a crociera, con un agnello raffigurato al centro della volta.
LAPIDE (esterno) Lapide posta dai Gesuiti nel 1672 recitante " TERGESTVM SS. EVPHEMIAE ET THECLAE NOBIL, VV. ET MM. TERGESTIN. DOMICILIVM PRIMVM TEMPLVM ET CATHEDRALE IMMACVLATAE VIRG. ORATORIVM RESTAVRATVM M.D.C.L.XXII." AFFRESCO (interno) Frammenti di pitture ad affresco trecentesche raffiguranti una scena relativa alla vita dell'imperatore Costantino e una probabile Annunciazione. ROSONE (esterno) Rosone con raggiera ad archi a tutto sesto sulla facciata principale. COLONNE (interno) Colonne in pietra con capitello cubico suddividono le navate interne. PROTIRO (esterno) Protiro romanico in pietra bianca con colonne a sostegno dell'arco a tutto sesto.
Compilato in data: 2005