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Fabbricato di Foro Ulpiano 1, Palazzo di Giustizia

Nordio, Enrico - architetto ; Nordio, Umberto - architetto

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Localizzazione
Trieste
Foro Ulpiano, 1; Via del Coroneo, 22
Via del Coroneo, 20
Via della Fontana, 6
Via Fabio Severo, 17
Via Fabio Severo, 15
Comune Censuario: Barriera Nuova; numero anagrafico: 1986
Uso attuale
Servizi pubblici - altro
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data Declaratoria 08/11/1982
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1927

La costruzione del Palazzo di Giustizia ebbe inizio nel 1913, su un'area all'epoca denominata piazza del Fieno o dei Foraggi, che nel 1919 venne intitolata Foro Ulpiano. Il Ministero dei lavori pubblici austriaco affidò l'incarico di progettare il nuovo edificio, che doveva riunire in un unico complesso tutti gli uffici giudiziari allora esistenti, all'architetto Spinnler della direzione edile dei Palazzi di Giustizia di Marburg. I lavori di edificazione, iniziati nel 1913, furono sospesi nel 1915 per lo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1919, il Regio Governatorato della Venezia Giulia indisse un concorso per la prosecuzione dei lavori e la rielaborazione della parte architettonica su basi stilistiche più inclini al gusto artistico italiano. Il concorso fu vinto da Enrico Nordio, che a partire dal 1921 proseguì i lavori senza discostarsi eccessivamente dal progetto originario, anche perché i lavori di costruzione di quello erano giunti ad un punto (impalcatura del secondo piano) che ne sconsigliava la completa demolizione, per gli eccessivi costi connessi e per l'urgenza dei lavori. Nel 1923l'attività di costruzione fu nuovamente sospesa. Alla morte dell'architetto Enrico Nordio, i lavori furono portati a termine sotto la direzione del figlio Umberto. Il Palazzo di Giustizia venne inaugurato il 27 ottobre 1929, tuttavia la facciata venne ultimata nel 1934. L'imponente struttura diventò l'asse principale di simmetria dell'esedra Oberdan che si andava delineando tra gli anni Venti e gli Anni Trenta del secolo scorso. L'edificio, in stile ispirato al Rinascimento italiano del Cinquecento, è ornato da sei grandi statue di giuristi romani. Marcello Mascherini scolpì le statue raffiguranti Emilio Papiniano, Triboniano e Domizio Ulpiano, mentre Franco Asco eseguì le tre statue di Salvio Giuliano, Gaio e Paolo Giulio Aulo. Ogni scultura, alta 3,20 metri, è ricavata da un solo blocco di pietra del peso di 35 quintali. Da Ulpiano prende il nome la nuova piazza antistante il palazzo.

La struttura presenta una planimetria trapezoidale con corte interna e affaccio principale sul Foro Ulpiano, secondari su Via del Coroneo, Via della Fontana e Via Fabio Severo. Le facciate sono costituite da un alto basamento a robusto bugnato in pietra del Carso proveniente da una cava di Aurisina. Il basamento, solcato da due ordini di finestre, si conclude con una robusta cornice marcapiano in pietra. Sopra il basamento, i due piani superiori sono scanditi da semicolonne e paraste di ordine ionico in pietra proveniente dalle cave di Pola. Le facciata principale e quella laterale prospettante Via del Coroneo presentano un corpo centrale sporgente e sopraelevato, caratterizzato da un colonnato di ordine gigante ionico impostato su una balaustra. Le finestre del piano nobile sono sormontate da timpano, quelle in corrispondenza del colonnato della facciata sul Foro Ulpiano sono coronate da timpano spezzato su cui si innestano le aperture ovali del piano superiore. Le facciate terminano con una cornice marcapiano in pietra di Pola sostenuta da mensoline e timpani agli angoli. Le parti sopraelevate presentano aperture di forma ellittica nel sottotetto e sono sormontate da balaustre sul tetto. Sull'attico del corpo centrale aggettante sono collocate sei grandi statue di giuristi romani.

ISCRIZIONE (esterno) Sulla trabeazione del colonnato è incisa l'iscrizione latina "SEDES IVSTITIAE VRBIS LIBERTATE DECUS AN. MCMXXXIV XII A FASC. REST." COLONNE (esterno) Colonne e semicolonne di ordine gigante con capitello ionico PARASTE (esterno) Paraste lisce di ordine gigante con capitello ionico STATUE (esterno) Sei statue in pietra dell'altezza di oltre 3 metri raffiguranti: Emilio Papiniano, Triboniano e Domizio Ulpiano, realizzate da Marcello Mascherini. Le statue di Salvio Giuliano, Gaio e Paolo Giulio Aulo sono state scolpite da Franco Asco. BALAUSTRE (esterno) Balaustre con balaustrini in pietra a livello del piano nobile sui corpi centrali delle facciate e sul tetto in corrispondenza dei corpi centrali e agli angoli.

Compilato in data: 2005

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