Fabbricato di Via Solitro 10

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Altra denominazione
Ricreatorio Brunner
Localizzazione
Roiano; Trieste
Via Giulio Solitro, 10; Via dei Cordaroli, 30
Via Sara Davis, 5
Comune Censuario: Scorcola; numero anagrafico: 34
Uso attuale
Ludico-ricreativo - oratorio
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Vincoli
B_15694_ID_2995Trieste_ricreatorio_Brunner254: Visualizza il PDF

1852

L'edificio in questione risale al 1914, si tratta di un fabbricato piuttosto ampio dove trovano ubicazione otto stanze per attività ricreative di vario genere: musica, pittura, danza, disegno, lingue. Il complesso edilizio può vantare anche di una palestra purtroppo distrutta da un incendio che ne ha invalidato la struttura. Il ricreatorio si sviluppa su di un'area complessiva di 2315 mq di cui più della metà coperti. Nel 1918 fu intitolato al giovane martire triestino Guido Brunner e inizialmente inaugurato nell'ex villa Sara Davis di proprietà del Comune e su progetto dell'architetto Scalamini alla quale fu affiancata, nel 1914, una sala a completamento dell'edificio originale. L'effettivo progetto della costruzione risale però al lontano 1852 allorquando il Municipio approvò la costruzione di una casa di campagna da erigersi nella realità N.Tav. 21 di Scorcola di proprietà del sig. Pietro Belleni. Con l'avvento del fascismo l'istituto passò all'amministrazione dell'Opera Nazionale Balilla prendendo il nome di Casa Balilla Aldo Ivancich. Nel 1945 anche quest'edificio perse la sua originaria funzione per essere trasformato in caserma militare da destinarsi alle truppe jugoslave. L'attività del ricreatorio venne ripristinata nel settembre del 1945 passando sotto la dipendenza della Sovrintendenza Scolastica. Nel 1946 l'esplosione di una bomba comportò la distruzione pressoché totale dell'edificio principale. Negli anni 60 l'edificio subì un intervento di restauro.

Fabbricato isolato su lotto di pertinenza, posto alle base del colle di Scorcola, nei pressi del centro di Roiano. Gli spazi esterni sono terrazzati: a sud sale la via Cordaroli, su cui si apre l'ingresso carrabile al cortile, attraverso un muro di cinta in pietra; a nord il terrazzamento sovrasta il rione di Roiano; ad est un terrazzamento più basso ospita il campo sportivo all'aperto. Il complesso si compone di due corpi edilizi affiancati. Il primo è costituito dal fabbricato che ospita le funzioni principali del ricreatorio e corrisponde a un edificio in stile eclettico a pianta quadrangolare; le facciate sono trattate in maniera omogenea su tre lati, con aperture di maggiori dimensioni accompagnate da un ampio balcone centrale rivolto a nord ovest in corrispondenza dell'affaccio principale; il fabbricato è disposto su due livelli fuori terra più sottotetto con attico centrale, serviti da una scala del tipo appoggiato su putrelle metalliche, a due rampe, con pianerottolo di piano sorretti da volte ribassate in laterizio; la struttura portante è costituita da muratura in pietra arenaria sbozzata disposta a corsi regolari sub-orizzontali; tutti gli orizzontamenti sono lignei, così come le strutture a doppia orditura della copertura a falde, con puntoni perpendicolari alla linea di colmo e arcarecci ad essi trasversali, posti a sostegno delle tavelle in cotto. Il secondo corpo edilizio, ospitante la palestra, si affianca al primo sul lato sud-ovest; di forma quadrangolare, presenta in facciata una ripresa delle linee compositive e stilistiche principali del primo corpo di fabbrica; costruito in epoca più recente e poi rimaneggiato, l'edificio monopiano presenta una copertura inclinata con struttura portante in calcestruzzo armato e falde in laterocemento.

ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Paraste, marcapiani, edicole ed altri elementi modanati in pietra o in intonaco scandiscono le facciate e mettono in evidenza gli elementi architettonici fondamentali. ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Mensole in pietra bianca con decorazioni a voluta sostengono il balcone al primo piano del corpo principale. ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Inferriate in ferro battuto decorano con motivi geometrici e floreali i sopraluce delle aperture al piano terra e la balaustra del balcone del primo piano del fabbricato principale. LAPIDE (interno) Nell'atrio di ingresso principale una lapide in pietra carsica riporta la seguente dicitura: "DOTT. GIORDANO CALLEGARI, EX ALLIEVO E BENEFATTORE, CON GRATITUDINE GLI ALLIEVI DEL RICREATORIO G. BRUNNER" BUSTO (interno) Nell'atrio di ingresso principale un busto bronzeo è dedicato a Guido Tamburlini.

CORPO EDILIZIO PRINCIPALE Un abbassamento in intonaco grezzo protegge l'intonaco liscio di facciata dipinto in color rosso porpora. La facciata principale presenta al piano terra un finto bugnato liscio; paraste lisce rifinite ad intonaco suddividono la facciata in tre parti, mettendo in evidenza la porzione centrale, sovrastata dall'attico; un imponente marcapiano modanato rifinito ad intonaco mette in risalto la ripartizione orizzontale alla quota del solaio del primo piano; il coronamento modanato rifinito ad intonaco si collega senza soluzioni di continuità alla banchina; le lattonerie sono in lamiera verniciata color testa di moro e il manto di copertura si presenta in coppi curvi rossi uso Trieste. I fori architettonici del piano terra, disposti simmetricamente sulla facciata e tutti arcuati, sono collegati a livello dell'architrave da una modanatura ad intonaco posta a correre sulla lunghezza dell'intera facciata; i serramenti vetrati in PVC bianco presentano degli oscuranti metallici esterni verniciati color testa di moro e un sopraluce vetrato protetto da un'inferriata in ferro battuto decorato; la porta lignea a doppia anta di ingresso principale, presenta anch'essa un sopraluce e due specchiature vetrate, protette da inferriate in ferro battuto. I fori architettonici al primo piano, di forma rettangolare e di dimensioni costanti, sono messi in risalto da edicole in pietra bianca con architrave modanato, gocciolatoio sorretto da piccole mensole a voluta e specchiatura trattata ad intonaco bianco posta al di sotto della linea del davanzale, a sua volta messa in evidenza da una modanatura in intonaco posta a correre lungo l'intera dimensione della facciata; i serramenti in PVC a due ante a quattro specchiature con finta inglesina presentano oscuranti esterni ad anta in PVC color testa di moro, ad imitazione degli oscuranti uso Trieste; un balcone in pietra sorretto da quattro mensole decorate a voluta copre la larghezza dei tre fori architettonici centrali e presenta una balaustra in ferro battuto decorato; il foro centrale di porta-finestra di accesso al balcone è messo in evidenza da un timpano triangolare modanato. L'attico presenta tre fori finestra protetti da oscuranti esterni in PVC color testa di moro. I prospetti secondari sono trattati in maniera omogenea ma meno ricca di quello principale, con fori architettonici di dimensioni minori, soprattutto in corrispondenza dei servizi. La pavimentazione in battuto di graniglia e cemento copre tutte le superfici di calpestio del piano terra, mentre al primo piano gli spazi comuni sono pavimentati in marmette di graniglia cemento e le aule presentano un parquet ligneo disposto a spina di pesce. La scala con gradini in pietra bianca bulinata è protetta da una balaustra in ferro battuto decorato con corrimano ligneo. I paramenti murari intonacati color bianco mostrano un abbassamento in smalto murale in color rosa antico, mentre i soffitti nascondono le travature lignee a mezzo del tipico intonaco aggrappato su arelle lignee fissate alla struttura. I serramenti interni sono lignei di grandi dimensioni a doppia anta verniciata in color panna, a tre specchiature cieche. CORPO EDILIZIO SECONDARIO Le facciate sono trattate in maniera omogenea sui quattro lati, ad esclusione del maggior numero di fori presenti sull'affaccio nord-ovest, dove ampie porte-finestre archivoltate si alternano a più piccole finestre. Tutti i fori presentano una cornice ad arco ad intonaco modanata con chiave di volta liscia rifinita ad intonaco. Il paramento murario, le cui dimensioni sono scandite a ritmi regolari da paraste in finti conci ad intonaco grezzo, posti in corrispondenza delle strutture verticali in calcestruzzo armato, presentano un tamponamento esterno in laterizio facciavista e un basamento in intonaco grezzo che protegge il paramento murario dagli agenti atmosferici. La banchina trattata ad intonaco supporta lattonerie in lamiera verniciata color testa di moro. Il manto della copertura a falde è composto da coppi curvi rossi uso Trieste.

Compilato in data: 2005

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