Fabbricato di Via Settefontane 43

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Altra denominazione
Ricreatorio Giglio Padovan
Localizzazione
Trieste
Via Settefontane, 43; Via Settefontane, 45
Via Settefontane, 41/a
Via Giglio Padovan, 1
Comune Censuario: Rozzol; numero anagrafico: 216
Uso attuale
Ludico-ricreativo - oratorio
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data Declaratoria 12/05/1970
Vincoli
declaratoria: Visualizza il PDF

1839

Nel 1889 fu presentata al Consiglio della Città l'idea di allestire un ricreatorio comunale per venire incontro alle sempre crescenti difficoltà incontrate in campo educativo e legate alla carenza di idonei istituti scolastici. Solo nel 1906 la proposta fu presa seriamente in esame da una specifica commissione di cui face parte Nicolò Cobolli, allora insegnante del liceo femminile. Nel 1907 fu acquistato per 140.000 corone un terreno di 1700 mq in via Settefontane con annesso un edificio risalente al 1839. La costruzione in questione era stata di proprietà di Giglio Padovan, noto poeta dialettale triestino, eretta da Francesco Camin per volontà del di lui padre, l'industriale Francesco Padovan. La casa padronale, improntata ad un elegante neoclassicismo, con una facciata ingentilita da due colonne doriche affiancate alla finestra centrale del piano nobile e due nicchie con statue simbolo della Musica e del Teatro, fu così restaurata e adibita a centro di accoglienza per giovani sotto la direzione dello stesso Cobolli. L'attività dell'Istituto prese avvio il 25 di aprile con il nome di Giglio Padovan. Il 20 giugno 1908 il podestà Scipione de Sandrinelli inaugurò ufficialmente il ricreatorio. Il fabbricato consta di tre piani fuori terra per una superficie totale di circa 400 mq: la sala per i lavori maschili e quella per i lavori femminili trovano la loro ubicazione su livelli diversi. Nel 1945 il ricreatorio, così come la maggior parte degli altri istituti scolastici triestini, venne chiuso subendo gravi danni non solo a causa dei bombardamenti, ma anche del suo utilizzo come caserma militare. La sua attività fu ripristinata nel 1946.

Il fabbricato principale definisce con il suo prospetto nord il fronte stradale della Via delle Sette Fontane. Sul lato opposto una facciata maggiormente nobile e rappresentativa dal punto di vista della composizione, costituisce la quinta che chiude la prospettiva dei campi da gioco all'aperto. Uno stile tipicamente neoclassico ottocentesco impronta la composizione delle facciate. L'edificio principale si distribuisce su due livelli continui fuori terra, un piano seminterrato ed una soffitta abitabile con attici disposti simmetricamente sulle facciate laterali e sulla facciata lato strada. La distribuzione avviene lungo un corridoio longitudinale centrale, servito da una scala in pietra e da una scala esterna in calcestruzzo armato posta all'estremità est dell'edificio. Le strutture verticali sono costituite da murature portanti in pietra arenaria sbozzata a corsi suborizzontali; i solai sono lignei in corrispondenza delle stanze, in lastre di pietra in corrispondenza del corridoio; le strutture della copertura a padiglione sono lignee; la scala interna è del tipo in pietra appoggiato su muratura portante. Un piccolo edificio sempre in stile neoclassico si colloca all'angolo tra la Via delle Sette Fontane e la Via Giglio Padovan. La tipologia strutturale e la composizione architettonica dei prospetti perfettamente in armonia con i caratteri dell'edificio principale, danno origine ad un corpo edilizio monopiano con un'unica aula interna. Le strutture lignee di copertura sono composte da una capriata centrale posta a sostegno della lunghissima trave di colmo; puntoni perpendicolari a quest'ultima poggiano sulla muratura perimetrale.

LAPIDE (esterno) Sotto al pronao dell'affaccio principale, una lapide marmorea riporta la seguente dicitura: "L'ESEMPIO DEL VOLONTARIO LUIGI IUS ALUNNO DI QUESTO RICREATORIO CADUTO A NOVAVILLA SUL CARSO INSEGNI AI GIOVANI COME SI DEBBA AMARE LA PATRIA - MCMXXI" LAPIDE (esterno) Sotto al pronao dell'affaccio principale, una lapide in pietra di Aurisina riporta la seguente dicitura: "DOPO ACCURATA RISTRUTTURAZINE QUESTO RICREATORIO E' STATO RESTITUITO AI GIOVANI DI TRIESTE IL 24 FEBBRAIO 2000 ALLA PRESENZA DI CARLO AZEGLIO CIAMPI, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA" LAPIDE (esterno) Sotto al pronao dell'affaccio principale, una lapide in pietra di Aurisina riporta la seguente dicitura: ""CHI VOL VEDER L'INFERNO IN MINIATURA - E FRA QUEL TANANAI PERDER LA RECIA - CHE FAZZI UN SALTO A LA BARIERA VECIA" LA MIA CONTRADA NEL 1873< 1896-1996 NEL CENTENARIO DELLA MORTE DEL POETA GIGLIO PADOVAN, IL COMITATO DEGLI EX ALLIEVI DEL RICREATORIO". STATUE (esterno) Sulla facciata nord due nicchie disposte alle estremità del prospetto ospitano statue allegoriche in marmo bianco. LAPIDE (esterno) Sopra al portone di accesso sulla Via delle Sette Fontane, una lapide marmorea riporta la seguente dicitura: "QUI NACQUE ADDI' XXVII AGOSTO MDCCCXXXVI GIGLIO PADOVAN NEL DIALETTO DEL SUO POPOLO NOBILE POETA" LAPIDE (interno) Nella sala adibita a teatro, una lapide in marmo levigato riporta la seguente dicitura: "GIUSEPPE BRATOS, ANIMA FERVENTE D'ITALIANO NATO DAL POPOLO, AI FIGLI DEL POPOLO IN QUESTA CASA DIEDE CONSIGLIO, AIUTO, AMORE - MCMXXII" LAPIDE (interno) Nella sala adibita a teatro, una lapide in pietra di Aursina riporta la seguente dicitura: "A VIRGILIO VIANELLO MAESTRO DI MUSICA E DI VITA, GLI ALLIEVI E GLI AMICI, 25 APRILE 1978" LAPIDE (interno) Nella sala adibita a teatro, una lapide in marmo bianco lucido riporta la seguente dicitura: "GLI ALLIEVI DI ALLORA CON IMMUTATA FEDE BENE AUSPICANDO RICORDANO L'APERTURA DI QUESTO RICREATORIO AVVENUTA IL 25µIVµ1908 - 1908-1958"

FABBRICATO PRINCIPALE Il fronte principale, rivolto verso il cortile interno, presenta un pronao con timpano triangolare sorretto da quattro coppie di colonne doriche binate lisce, con basamenti monolitici in pietra bocciardata. Il fregio liscio rifinito ad intonaco, presenta poche modanature di raccordo al timpano, privo di decorazioni ma arricchito da un'apertura circolare nella parte alta. Sotto il pronao, leggermente rialzati sul piano sistemato del cortile di pertinenza, tre fori architettonici archivoltati con cornici in pietra bianca bocciardata sono disposti secondo il ritmo degli intercolumni. In perfetta simmetria due fori finestra per ogni lato del pronao completano la composizione di facciata al piano terra, mentre al primo piano semplici riquadri in pietra bianca bocciardata seguono i ritmi delle finestre del piano inferiore. L'imposta del timpano definisce anche l'altezza della banchina rifinita ad intonaco che circonda l'intero edificio. Le modanature intonacate in color grigio risaltano sul fondo color salmone delle restanti parti di facciata. Sul fronte strada è mantenuta la simmetria della composizione; le estremità della facciata sono messe in evidenza da un finto bugnato ad intonaco liscio su cui si incastonano due nicchie atte ad ospitare due figure scultoree. Al centro una coppia di colonne doriche lisce inquadra i fori architettonici disposti lungo l'asse di simmetria. I fori architettonici del piano seminterrato, dove è collocato il varco di accesso principale, presentano serramenti vetrati a doppia anta in legno verniciato bianco montati sul filo interno della muratura, sono protetti da inferriate metalliche e incorniciati da elementi in pietra bianca bulinata. Un marcapiano quadro trattato ad intonaco segna il livello del solaio del piano terreno. Al piano terra i fori architettonici sono disposti con lo stesso ritmo; cornici in pietra bianca supportano gli oscuranti esterni lignei uso Trieste verniciati color verde, montati su cerniere agganciate alla cornice in pietra, priva di controcassa esterna. Al primo piano ed in corrispondenza dei piccoli attici in copertura piccole finestre con oscuranti lignei verniciati in color verde seguono sempre il medesimo ritmo. Gronde e pluviali sono in lamiera verniciata color testa di moro; il manto di copertura è composto da coppi curvi rossi uso Trieste. Internamente le superfici murarie sono intonacate in color bianco con abbassamento in smalto murale color azzurro; controsoffitti in materiale alleggerito disposto su strutture in alluminio consentono l'alloggiamento dei corpi illuminanti; i pavimenti sono in piastrelle di gres porcellanato nei corridoi, in parquet ligneo in corrispondenza delle stanze, in pietra bocciardata in corrispondenza del vano scala. I serramenti interni di varia tipologia sono tutti in legno verniciato naturale. FABBRICATO SECONDARIO Sul prospetto principale, rivolto verso il piazzale interno del ricreatorio, un finto pronao sorretto da quattro semicolonne doriche è messo in evidenza da un timpano triangolare con cornice rifinita ad intonaco. La trabeazione descrive l'intero perimetro dell'edificio mettendo in evidenza la banchina. Un finto bugnato liscio ad intonaco color salmone riveste omogeneamente le facciate. I serramenti vetrati in alluminio bianco sono privi di oscuranti o cornici. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi uso Trieste; gronde e pluviali sono in lamiera verniciata color testa di moro. Internamente il pavimento è in piastrelle di gres porcellanato, mentre le pareti sono rifinite ad intonaco liscio colore bianco, con abbassamento in smalto murale color azzurro. I due corpi edilizi sono uniti fra loro da una sottile pensilina in plexiglas, sorretta da una struttura metallica.

Compilato in data: 2005

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