Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1853
L'edificio presumibilmente è stato costruito all'inizio dell'Ottocento. Da una verifica dei dati dell'archivio del Comune di Trieste si evince che lo stabile era già esistente nel 1831. Nel 1853 l'edificio è stato sopraelevato di un piano e modificato raggiungendo l'attuale volumetria. Il progetto del 1853 porta la firma dell'ingegnere Luigi Buzzi. Committente dei lavori era il commendatore Angelo Giannichesi, uno dei fondatori del Lloyd Austriaco e della RAS. Nel 1935, al momento del vincolo, risultavano proprietari i baroni Francesco e Rodolfo Parisi. Nell'atrio sono presenti tre statue raffiguranti Minerva, Nettuno e Mercurio. Al piano terra vi sono locali ad uso commerciale.
L'immobile, a pianta rettangolare, presenta tre affacci e si sviluppa per quattro piani fuori terra più una sopraelevazione centrale. Il pianoterra, delimitato da una cornice marcapiano, è ritmato da una successione di aperture ad arco ribassato su tutti e tre i lati. La facciata principale, prospiciente via Roma, è caratterizzata da tre balconi con balaustra in pietra, quello centrale posto a livello del secondo piano, mentre i due laterali al primo piano. Il portale d'ingresso in legno intagliato è ingentilito da una decorazione a motivo vegetale sopra alla trabeazione. Le finestre del secondo piano sono sormontate da cimase lineari aggettanti, mentre quelle centrali, in corrispondenza del balcone, presentano decorazioni a rilievo sopra la cimasa. Le finestre ai lati di queste ultime sono coronate da timpano. Una cornice a fregio con motivi vegetali a rilievo corona le facciate.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Decorazioni a rilievo d'ispirazione vegetale sopra al portale d'ingresso principale e sopra alle finestre centrali della facciata in via Roma FREGIO (estreno) Fregio con motivi ornamentali vegetali a rilievo BALAUSTRE(esterno) I balconi presentano balaustra in pietra. STATUE (interno) Nell'atrio d'ingresso sono collocate tre statue raffiguranti le divinità antiche Minerva, Nettuno e Mercurio.
Compilato in data: 2005