Fabbricato di S. Croce 217

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Altra denominazione
Scuola Elementare Statale con lingua di insegnamento slovena Albert Sirk
Localizzazione
S. Croce; Trieste
S. Croce, 217; S. Croce, 217/2
Comune Censuario: S. Croce; numero anagrafico: 354
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1869

Due furono i fattori che contribuirono ad incrementare tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX il numero di appositi edifici scolastici: l'esigenza di introdurre la lingua di insegnamento italiana nelle scuole popolari ed il fatto che, nel 1868, l'educazione scolastica non fu più di pertinenza ecclesiastica, ma passò all'amministrazione laica e nella fattispecie comunale. Compito del Municipio fu quindi quello di riorganizzare in maniera efficiente la formazione scolastica fornendo così di appositi edifici (è bene ricordare che fino ad allora la maggior parte delle scuole popolari si trovavano in case private) anche i rioni rurali più distanti dalla realtà cittadina. Risale infatti al 1865 il progetto per la costruzione di un istituto scolastico a due piani da erigersi in località S.Croce, nella zona prospiciente la chiesa. Nel 1868 vennero acquistate dal Comune le due particelle catastali 994 e 995 di proprietà di Antonio Bogatez e del di lui figlio Giuseppe per un totale di circa 155 Klafter suddivisi tra fondi arativi e fondi incolti. Gli scavi per le fondamenta del nuovo fabbricato cominciarono l'anno successivo, nel 1869. Intitolato a G.Vidali, l'edificio subì un primo intervento di restauro negli anni settanta, fu quella l'occasione per ampliare la struttura originaria edificando un refettorio scolastico ed un completo risanamento nel 1999-2000.

Il piccolo complesso scolastico si compone di due fabbricati di simile fattura; quello principale ospita tutte le funzioni didattiche e di amministrazione, mentre quello secondario, unito al primo da un porticato in legno di recente fattura, è adibito a palestra. Posto ai margini del borgo storico di S. Croce, nei pressi del cimitero, il fabbricato principale fronteggia l'ingresso della chiesa e delimita spazialmente la piazza pubblica assieme ad altri fabbricati residenziali privati. L'affaccio principale si prospetta sul cortile interno che a sua volta si rivolge a sud verso il panorama aperto sul mare. Pur conservando materiali e tecniche tipici dell'area, il manufatto si differenzia dal tessuto edilizio adiacente per la dimensione maggiore, dovuta principalmente alla destinazione d'uso specifica che gli è stata assegnata sin dalla sua prima edificazione. Entrambi i fabbricati presentano una pianta quadrangolare, il primo presenta due livelli continui fuori terra, più un sottotetto non abitabile, mentre il secondo è organizzato su un piano a livello del terreno, più un interrato. Strutture verticali in muratura di pietra portante, solai e coperture a falda con struttura lignea composta da trave di colmo, travature principali perpendicolari alla trave di colmo e tavolato ligneo. Fabbricato principale con scala del tipo appoggiato su putrelle metalliche e pianerottoli su voltine ribassate in laterizio; scala del corpo secondario del tipo ad appoggio in calcestruzzo armato. Composizione di facciata estremamente semplice ed uniforme su tutti i prospetti, con fori disposti simmetricamente rispetto all'asse centrale e fascia basamentale rivestita in pietra calcarea; distribuzione planimetrica simmetrica rispetto all'asse dell'ingresso principale e del vano scala centrale.

CORPO DI FABBRICA PRINCIPALE Fascia basamentale rivestita in pietra di Aursina a conci squadrati e corsi regolari orizzontali con finitura a spacco di cava. Fori architettonici con piattabanda interna ad arco ribassato e con cornici esterne in pietra di Aurisina bulinata; serramenti esterni vetrati lignei a doppia anta con sei specchiature vetrate, verniciati al naturale, di recente fattura. Superficie di facciata rifinita ad intonaco liscio sino all'intradosso di copertura; banchina in lastre di pietra di Aurisina, gronde e pluviali in lamiera verniciata esterni alla muratura perimetrale; manto di copertura in coppi curvi rossi uso Trieste. Pavimentazione interna in legno, in listoni a correre, di fattura uniforme in tutti gli ambienti. Scala interna con gradini in pietra calcarea e pianerottoli di interpiano in lastre di pietra bocciardata; parapetto metallico verniciato con corrimano ligneo. Superfici murarie trattate ad intonaco pitturato color bianco con abbassamento in smalto murale grigio chiaro. Serramenti interni di recente fattura con pannellature rifinite in laminato plastico. Spazio del sottotetto con ampia vetrata in cristallo di sicurezza, affacciata sugli spazi delle aule sottostanti. PORTICATO ESTERNO Porticato esterno con struttura verticale ed orizzontale lignea; copertura a doppia orditura con travatura principale perimetrale a correre e travatura secondaria trasversale con tavolato e manto in lamiera verniciata. Superficie di calpestio in tavolato ligneo verniciato naturale, posizionato in senso trasversale e parapetto metallico verniciato grigio. CORPO DI FABBRICA SECONDARIO Finiture molto simili a quelle del corpo principale. Basamento in pietra bianca a conci integrati nella muratura (non a rivestimento), fori architettonici rifiniti ad intonaco con davanzale in pietra calcarea, serramenti esterni lignei verniciati al naturale a doppia anta a sei specchiature con sopraluce bipartito; orditura principale e secondaria di copertura e tavolato ligneo a vista in corrispondenza dello sporto di gronda. Le superfici murarie interne risultano integralmente intonacate in colore bianco; la sala destinata ad uso palestra, presenta un pavimento rifinito in parquet ligneo; le altre superfici orizzontali risultano rifinite in piastrelle di ceramica a giunti uniti.

Compilato in data: 2005

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