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Fabbricato Via degli Artisti 3, Teatro Filodrammatico

Fontana, Giuseppe - architetto ; Righetti, Giovanni

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Localizzazione
Trieste
Via degli Artisti, 3; Via degli Artisti, 5
Comune Censuario: Città Vecchia; numero anagrafico: 1102, 1103
Uso attuale
non utilizzato
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data Declaratoria 20/12/1987
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

1829

Il nucleo originario dell'edificio, la cui prima notizia certa risale al 1803, viene realizzato tra il 1828 ed il 1829 su progetto di Giuseppe Fontana, per volere di Isacco Guetta, ricco mercante israelita e proprietario dal 1821 del fondo, in precedenza occupato da un gruppo di case distrutte da un incendio nel 1826. Il teatro viene inaugurato la sera del 22 giugno del 1829. Il progetto originario era caratterizzato da un basamento, movimentato da cinque portali a tutto sesto e da quattro piani con diverse aperture. Una pianta acquerellata del 1828, firmata da Bartolomeo Zucca, testimonia come fin dalla sua origine il palazzo viene utilizzato come teatro; internamente la struttura si presentava ripartita in un ordine di palchi, una galleria, un loggione e una platea, divisa in due settori con sedici file. La sala principale viene decorata da Giuseppe Gatteri con raffigurazioni di puttini, festoni, fiori, simboli delle arti e un gruppo con Apollo affiancato dalle muse, dipinto sul sipario. L'edificio viene appaltato nel 1829 ad Israel Jacha con il fine di adibirlo a spettacoli marionettistici. Il 16 febbraio dello stesso anno il teatro viene affittato alla Società Filarmonico-Drammatica diretta da Francesco Hermet e dal 1893 viene appaltato a diverse compagnie di prosa e lirica. Nella seconda metà dell'Ottocento vengono apportate diverse modifiche alla struttura; nel 1853 viene completato un importante restauro su progetto degli architetti Antonio Botta e Giuseppe Bernardi e nel 1879 di Giovanni Rigetti. Ulteriori interventi sono attribuibili a Eugenio Scomparini e a Giuseppe Fumis per la parte decorativa. Il 13 settembre 1879 viene inaugurato il nuovo teatro. Ulteriori interventi interessano la struttura nel corso del XIX secolo con interventi ad opera di Ulderico Ravallo e Mario Garlatti. Nel 1907 il locale viene chiuso per mancanza di misure di sicurezza; tale circostanza induce il gestore Vittorio Ulmann, impresario e direttore di due grandi teatri di Parigi, a rinunciare ad un progetto di ammodernamento, fondando in seguito il "Nuovo Filodrammatico", divenuto poi "Eden". In data 7 aprile 1916 viene annunciata la ristrutturazione del teatro su disegno dell'architetto Arnerrytsch. Solo nel 1921, ristrutturato grazie agli interventi del pittore Agostini e del decoratore Novak-Novaretti sotto la direzione dell'Impresa Sbrizzi e Grassi, il teatro viene riaperto. Il 1988 segna la definitiva chiusura del locale, in gran parte distrutto a causa di un incendio. Attualmente l'edificio non risulta utilizzato.

La struttura, a pianta rettangolare, è costituita da quattro piani fuori terra su strada in pendenza. Affaccio su Via degli Artisti. Il prospetto presenta una superficie in muratura non trattata ad intonaco. Il pianoterra è articolato da tre fori rettangolari di tipo commerciale sul lato sinistro, mentre sulla parte opposta si aprono tre portali ad arco a tutto centro alternati da finestre rettangolari. I tre livelli superiori presentano serie di fori finestra rettangolari arricchiti da semplice cimasa lineare in pietra. A coronamento della facciata cinque abbaini.

CORNICE (esterno): Cornice lineare in pietra a decorazione delle finestre dei piani superiori del prospetto su Via degli artisti. CORNICE (esterno): Cornice costituita da elementi in pietra disposti a fasce che girano a raggiera sui fori del pianoterra. ABBAINI (esterno): Abbaino centrale più grande affiancato simmetricamente da quattro ulteriori abbaini a coronamento del prospetto.

Compilato in data: 2005

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