Fabbricato Strada del Friuli 42, Villa Tripcovich

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Localizzazione
Trieste
Strada del Friuli, 42
Comune Censuario: Gretta; numero anagrafico: 161, 162
Uso attuale
Residenziale - abitazione
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 490/1999 di data 29/10/1996
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli

XIX

L'immobile sorge lungo Strada del Friuli, antica strada, in parte rifatta nella prima metà del Settecento, prima indicata come Strada d'Italia, in seguito nell'Ottocento come Strada di Prosecco in quanto porta all'omonima località. La villa s'inserisce nel contesto, fine ottocentesco, di diffusione della tipologia di casa di campagna inserita all'interno di un ampio parco; il complesso in esame, infatti, risalente alla fine del XIX secolo, sorge all'interno di un grande terrazzamento rivolto verso il mare. La proprietà viene acquistata agli inizi del Novecento dalla famiglia dalmata Tripcovich, proprietaria a Trieste di un'importante società di navigazione. Utilizzata come residenza estiva, la villa viene ampliata e modificata più volte; nel 1911, come testimonia il progetto dell'architetto Melan, negli anni Cinquanta e nel corso degli anni Ottanta, ad opera dell'architetto milanese Mongiardino. L'aspetto attuale della villa, inserita all'interno di un grande parco digradante verso il mare, è caratterizzato da una struttura neoclassica. Il gusto ottocentesco si ritrova nella scelta dei mobili, delle suppellettili e delle opere d'arte ancora visibili all'interno della villa. La pinacoteca è formata da un cospicuo gruppo di ritratti di famiglia e da una serie di quadri, in parte appesi alle pareti, in parte inseriti nella decorazione a stucco del soffitto. Grande rilievo è assunto da due tele rappresentanti scene storiche, attribuibili a scuola veneta seicentesca, esposte nell'ingresso con ampio scalone. All'interno della villa sono raccolte anche diverse opere di artisti contemporanei, tra cui un bronzo di Marcello Mascherini raffigurante Orfeo. Tra gli strumenti musicali si possono citare i pianoforti, come il Forster a mezza coda in stile impero, a testimonianza dell'attività di musicista dell'ultimo esponente della famiglia, Raffaello de Banfield. Egli era figlio del famoso eroe della prima guerra mondiale, Goffredo de Banfield, conosciuto come "l'Aquila di Trieste" e marito di Maria Tripcovich. La villa ha ospitato importanti personaggi come Italo Svevo, James Joyce, i compositori Richard Strass e Igor Strawinskij, Maria Callas e gli artisti George Braque e Renato Guttuso.

La struttura, a pianta irregolare, è costituita da due piani fuori terra con sopraelevazione centrale. Affaccio su Strada del Friuli. L'edificio presenta un rivestimento a bugnato liscio a fasce ai piani inferiori, trattamento ad intonaco di colore bianco nella parte superiore della superficie muraria. Il prospetto principale è caratterizzato da un portico, a cui si accede attraverso una gradinata, costituito da colonne ioniche binate a sostegno dell'arco d'ingresso affiancato da finestre rettangolari. Al piano superiore è collocata una loggia balaustrata con colonnine in pietra caratterizzata da colonne doriche. I fori finestra si presentano semplici di forma rettangolare. La superficie muraria è suddivisa da cornici e fasce marcapiano in pietra. I prospetti laterali riprendono in termini più semplificati il medesimo trattamento della facciata principale, con l'aggiunta di lesene lisce alternate alle aperture. La struttura originaria viene modificata da aggiunte successive rintracciabili nel grande salone collocato a fianco della terrazza colonnata e nel corpo di fabbrica più alto terminante con terrazza balaustrata arricchita da vasi decorati in pietra.. Gli interni, in parte rivisitati, presentano una ricca decorazione; la maggior parte delle sale interne presentano una ricca decorazione costituita da pitture murali, con effetti di tromp-l'oeil, da tappezzerie e da un sontuoso apparato di tendaggi. Elementi originali sono ancora il pavimento a battuta veneziana, l'arredamento dell'atrio con il grande scalone, e le boiseries delle biblioteche, tra cui emerge quella del primo piano d'ispirazione neo-gotica, in legno dipinto in bianco, oro e finto marmo porpora e verde.

PORTICO (esterno): Porticato d'ingresso costituita da gradinata d'accesso, colonne di ordine ionico e aprture rettangolari poste ai lati del portone centrale, a sostegno della terrazza balaustrata del piano superiore. LESENE (esterno): Lesene lisce alternate alle aperture nei prospetti laterali. TERRAZZA (esterno): Terrazza balaustrata con colonnine in pietra, arricchita da vada decorati, a coronamento del corpo di fabbrica più elevato dell'immobile. ELEMENTI DECORATIVI (interno): Elementi decorativi a stucco, ad affresco ed a tappezzeria all'interno degli ambienti dell'edificio.

Compilato in data: 2005

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