Fabbricato di Via Campo Marzio 3-5, Museo del Mare

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Altra denominazione
ex Lazzaretto San Carlo
Localizzazione
Campo Marzio; Trieste
Via di Campo Marzio, 3
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 129
Uso attuale
Culturale - museo
Condizione giuridica
proprietà Stato
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data 28/08/1970, 24/08/1972
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli indiretti attivi di data 17/01/1976
Vincoli

1730

L' edificio fu costruito tra il 1720 e il 1730. Faceva parte del complesso denominato Lazzaretto vecchio o San Carlo. Agli inizi del Settecento, con l'istituzione del Porto Franco, l'imperatore Carlo VI decise la costruzione di un Lazzaretto marittimo su un fondo in precedenza occupato da saline dimesse, già appartenuto alle monache di San Cipriano. La costruzione del Lazzaretto San Carlo, iniziata nel 1720, fu portata a termine nel 1730. In origine il complesso aveva forma di pentagono, con feritoie sui muri esterni e vedette di guardia per i soldati. Il complesso comprendeva magazzini, case per i passeggeri, alloggi per gli ufficiali di Sanità e una cappella dedicata a San Carlo Borromeo. Attualmente sono rimasti solo l'edificio a corpo centrale sopraelevato coronato a timpano, che in origine probabilmente ospitava la Direzione e gli uffici della struttura, e l'attiguo portale in pietra bianca calcarea. Un altro portale che faceva parte del complesso, realizzato in pietra arenaria, fu smontato dagli Anglo-americani nel 1950 e trasferito al Museo Diego de Henriquez. Dal 1769, con la costruzione del Lazzaretto di S. Teresa, quello di San Carlo fu chiamato vecchio e divenne sussidiario al nuovo. Durante l'occupazione dei francesi fu utilizzato in parte come deposito per la marina, in parte come quartiere per i sodati e in parte come reclusorio femminile. Con il ritorno di Trieste agli Austriaci, una parte della struttura continuò ad essere utilizzato con la sua funzione originaria e una parte fu destinata ad arsenale per l'artiglieria. Nel 1849 tutto il complesso passò alla Marina da Guerra Austriaca e dal 1868, con la costruzione del nuovo Lazzaretto a San Bartolomeo, fu destinato interamente ad arsenale d'artiglieria. La palazzina che ospitava la Direzione è stata restaurata nel 1969 dall'ingegnere Giorgio Sforzina quale sede definitiva del Museo del Mare, istituzione museale fondata nel 1922.

L'edificio, a pianta quadrata, è articolato in tre livelli fuori terra con un corpo centrale sopraelevato e culminante a timpano. Al centro si apre un portale modanato ad arco, sormontato da un poggiolo in ferro battuto, al quale si accede da una porta finestra ad arco. Al pianoterra e al primo piano sono presenti finestre rettangolari, mentre al terzo piano le finestre sono quadrate. Nel corpo centrale insiste ancora un piano di finestre rettangolari e un'apertura ad occhio al centro del timpano. Alla destra dell'edificio si apre, sul muro perimetrale del cortile, un portale settecentesco in conci di pietra bianca con cornice ricurva.

BALCONE (esterno) Balcone con ringhiera in ferro battuto. MENSOLE (esterno) Mensole in pietra a sostegno del balcone.

Compilato in data: 2005

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