Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XIX
L'immobile sorge su Via San Giusto, la cui denominazione ottocentesca viene data a ricordo del Santo Patrono; la via, che conduce da largo Canal a Piazza della Cattedrale, è voluta dal sacerdote don Giuseppe Mainati e costruita grazie al governatore austriaco conte de Lovàsz, con il lavoro dei reclusi nel carcere del castello. La strada, "carrozzabile che dall'altopiano di San Michele e dalla Madonnina conduce direttamente a San Giusto", viene inaugurata il 16 agosto 1805 e il 28 agosto dello stesso anno viene apposta un lapide in pietra a ricordo della sua commissione (Generini, 1968, p. 187). L'edificio in esame viene costruito nel corso dell'ottocento sulle antiche proprietà di Giambattista Pontini e Giovanni Maria Fremendoti, "nel centro storico, accanto alla cattedrale e al castello di San giusto, nell'agglomerato di casette che si sono edificate attorno agli insigni monumenti succitati", come recita il decreto di vincolo. Tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento gli immobili dell'area in questione sono stati interessati da interventi di consolidamento e ristrutturazione.
L'immobile, a pianta irregolare, è costituito da quattro piani fuori terra compreso il sottotetto. Affaccio su Via San Giusto. La facciata principale presenta un basamento in pietra, primo piano a bugnato liscio a fasce, mentre i livelli superiori sono trattati ad intonaco bianco; tutte le finestre sono caratterizzate da battenti di colore rosso. A livello del pianoterra si aprono tre finestre inquadrate da cornice in pietra e un portone in legno. Il livello superiore è articolato da quattro finestre con timpano spezzato in pietra decorato da rilievi raffiguranti teste d'uomo entro cornici a voluta e riquadratura in pietra in corrispondenza delle specchiature nella patte inferiore. Le aperture del terzo piano sono arricchite da semplici cimase lineari in pietra. L'ultimo livello presenta finestre rettangolari di ridotte dimensioni.
TIMPANO (esterno): Timpano spezzato tripartito, decorato da rilievi in pietra raffiguranti teste d'uomo entro cornici con elementi a voluta in corrispondenza delle finestre del secondo livello fuori terra della facciata principale.
Compilato in data: 2005