Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Sforzi, Giuseppe - architetto ; Hitzig, Georg Heinrich Friedrich - architetto
1858
L'immobile sorge nell'area della contrada di Chiadino, attraversata dal torrente Rozzol ed estesa sul colle omonimo. Il territorio, occupato in origine da vigne, campi e boschi, viene ricordato come località ideale per l'attività di caccia e del tiro a segno praticata dai nobili triestini. Agli inizi dell'Ottocento la zona viene bonificata e sistemata con la creazione di "bellissime strade, separando quelle destinate ai pedoni da quelle più larghe pei ruotabili e cavalieri" e di un nuovo sentiero utilizzato per raggiungere la sommità del colle, conosciuta come "Il Cacciatore" dal nome della piccola birreria qui presente (Generini, 1968, p. 112); in questi anni si assiste alla costruzione di edifici e ville di campagna, tra cui Villa Stern e Villa Revoltella. Dal monte chiamato del Farneto prende il nome il bosco omonimo, donato alla città di Trieste nel settembre 1844 dall'imperatore Ferdinando I, garantendone l' apertura al pubblico. In memoria del soggiorno triestino dell'imperatore viene costruito l'edificio in esame. L'immobile viene realizzato tra il 1856 ed il 1858 dall'architetto Giuseppe Sfozi, su progetto del berlinese Georg Heinrich Friedrich Hitzig, consigliere alle fabbriche del Re di Prussia. L'edificazione della struttura viene preceduta dal concorso finanziario del Comune, di banche e di privati cittadini, per una spesa di 117.000 fiorini. Le fonti contemporanee ricordano lo splendido palazzo, "destinato ad ospitare chi desideri passare l'estate in questa deliziosa località", e dotato anche di sala da ballo al pianterreno, sale da pranzo, da gioco, del caffè e tre gallerie (Goracuchi, de, 1977, p. 35). Nel 1899 l'edificio risulta dotato di stanze per villeggianti, di una grande terrazza adibita a trattoria e dell"Hotel Ferdinandeo", prima condotto da Maria Mrak poi da Vittorio Martinis. Il ristorante e l'albergo rimangono attivi fino al 1914. Durante la Seconda Guerra Mondiale il palazzo viene occupato prima da un Comando Tedesco, poi da partigiani slavi e successivamente dagli anglo-americani che si impossessano di gran parte degli arredi. Negli anni seguenti l'edificio viene adibito a varie destinazioni d'uso, nessuna delle quali tuttavia consona alla "nobiltà" dello stesso, come lamenta Ferdinando Ressel in una lettera scritta nel settembre 1967 alla Soprintendenza Gallerie e Monumenti. Nel 1985 l'edificio viene restaurato attraverso la sistemazione degli ambienti interni, il rifacimento degli intonaci esterni e la demolizione della veranda d'ingresso. A seguito delle disposizioni prese dal commissario governativo dal 1993 l'edificio ospita il MIB-Master International Business, consorzio creato dalle Università di trieste ed Udine.
L'immobile, a pianta a forma di "U", è costituito da due piani fuori terra. La facciata principale è caratterizzata da un doppio ordine di finestre ad arco a tutto sesto inquadrate da una struttura in pietra bianca; la pare centrale è compresa tra due torrette su cui si trovano due piccole finestre rettangolari e a decorazioni archetti a tutto sesto ciechi, cornice marcapiano e cornice superiore a dentelli in pietra bianca. A coronamento della parte centrale della facciata è collocata una balaustra da un gruppo scultoreo costituito da due figure femminili, rappresentanti Giustizia e Gloria, reggenti una ghirlanda con al centro il busto dell'imperatore Ferdinando I, realizzato dall'artista Camerini. I corpi laterali presentano una serie di fori finestra rettangolari arricchiti da semplice cimasa lineare in pietra. La superficie muraria dell'edificio, trattata ad intonaco di colore giallo, è articolata da cornici marcapiano e da una serie di oculi a coronamento in pietra bianca. Il prospetto ad est presenta un portico ad archi sovrastato da una terrazza, sulla quale si affacciano tre aperture ad arco a tutto sesto inquadrate da una trabeazione; tale struttura sorregge un timpano decorato da un motivo a ghirlanda con nastro a rilievo e cornice a dentelli. Le finestre laterali sono di forma rettangolare con cimasa lineare. I prospetti posteriore e occidentale presentano una superficie muraria caratterizzata da serie di semplici finestre con cimasa in pietra.
SCULTURE (esterno): Gruppo scultoreo costituito da due figure femminili rappresentanti Giustizia e Gloria, reggenti una ghirlanda con al centro il busto dell'imperatore Ferdinando I, accompagnato dall'iscrizione "Recta Tueri", opera dell'artista Camerini, collocato alla sommità della balaustra della facciata principale. BALAUSTRA (esterno): Balconata con balaustra a colonnine in pietra alla sommità della parte centrale della facciata principale. TRABEAZIONE (esterno): Trabeazione in pietra costituita da ordine inferiore di lesene con capitello dorico e secondo ordine di lesene con capitello corinzio alternate ad archi a tutto centro, a sostegno di un architrave lineare coronato da cornice a dentelli, in corrispondenza della parte centrale della facciata principale. TIMPANO (esterno): Timpano a volute con decorazioni e busto centrale in pietra in corrispondenza delle finestre centrali nel secondo livello della facciata principale. MARCAPIANO (esterno): Cornice marcapiano in pietra tra primo e secondo livello, a dentelli a coronamento della superficie muraria dell'interno edificio. ARCHETTI (esterno): Archetti ciechi a rilievo in pietra a decorazione della parte terminale delle torrette della facciata principale. LOGGIA (esterno): Loggia costituita da arcate a tutto centro al pianoterra a sostegno della terrazza superiore con parapetto in ferro battuto decorato a motivi floreali su cui si aprono tre porte finestra ad arco a tutto centro inquadrate entro una struttura caratterizzata da lesene doriche reggenti un frontone arricchito da rilievo a ghirlanda e cornice a dentelli in pietra per il prospetto orientale dell'edificio.
Compilato in data: 2005