Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1860
L'immobile sorge sull'antica Via del Farneto, il cui nome deriva dall'originario bosco "di questo nome innanzi che venissero costruite sui primi anni del secolo le ville e palazzine di campagna su parte dell'altipiano di Chiadino" (Generini, 1968, p. 165). L'area in oggetto si estende, infatti, sul colle di Chiadino, interessato dalla fine dell'Ottocento da un'intensa attività edilizia che porta alla costruzione di ville, villini e giardini di proprietà di benestanti triestini, tra cui si segnalano Villa Caccia, Villa Pettinello e Villa Perotti. L'edificio in esame s'inserisce in questo contesto edilizio. La villa viene costruita tra il 1853 ed il 1860 con ogni probabilità su progetto dell'architetto Lorenzo Furian; il contributo dell'artista piranese è evidente nei riferimenti all'architettura nordica e allo stile "castellano", presenti in soluzioni neogotiche come Villa Bottacin. La villa viene commissionata dalla nobile famiglia austriaca Hütterott, stabilitasi a Trieste nel 1843. Nel 1861 l'edificio risulta di proprietà di Carlo Hütterott, commerciante di petrolio, socio della "Ditta Röder & Hüterrott", a capo della Comunità Protestante di Confessione Elvetica nel 1885, membro della Camera di Commercio e dell'Industria e console del Perù. In seguito l'intero complesso passa nelle mani del figlio Giorgio, proprietario di alcune isole dell'arcipelago rovignonese, consigliere della Prima Pilatura Triestina di Riso, nominato cavaliere nobiliare e impiegato nel settore marittimo. Nel 1954 la proprietà viene acquistata dal Demanio.
La proprietà, inserita all'interno di un ampio parco, si compone della villa e dell'edificio accessorio posto ai margini dell'area in esame. La villa presenta pianta rettangolare su due livelli principali più attico; l'ingresso è posto sul lato posteriore. I due piani si sviluppano in una serie di stanze passanti; dall'attico, destinato in origine alla servitù, si accede alla terrazza piana che si trova sulla copertura dell'edificio. La villa di stile eclettico presenta nei prospetti nord, ovest e sud elementi di gusto neogotico, come i pinnacoli e la merlatura di coronamento; la partitura stilistica è accentuata dalla presenza di un marcapiano e di una cornice di coronamento entrambi modanati in malta su struttura aggettante in mattoni. I fori finestra sono caratterizzati da cornici lapidee cuspidate, con serramenti che riprendono la forma trilobata dello stilema gotico. La facciata occidentale è arricchita da lesene a sezione pentagonale con cornici lievemente aggettanti in malta, da alti pinnacoli e da cornici e fasce che sottolineano la sagoma cuspidata delle finestre. Il prospetto settentrionale riprende quello ad ovest, anche se più semplificato, con lineari cornici in malta, cornice modanata senza capitelli e davanzale sagomato in lieve aggetto. Il prospetto meridionale risulta da un ampliamento successivo, mentre il lato orientale presenta un recupero di elementi classici.
PINNACOLI E MERLATURA(esterno): Pinnacoli e merlatura a decorazione della sommità dell'edificio. CORNICI (esterno): Cornici cuspidate in pietra bianca a decorazione dei fori finestra dell'edificio. MARCAPIANO (esterno): Marcapiano modanato in malta su struttura in mattoni ad arricchire la superficie muraria dell'edificio.
Compilato in data: 2005