Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1913
Il complesso della Risiera di San Sabba venne costruito nel 1913 come stabilimento per la pilatura del riso. Dal 1943 venne utilizzato dagli occupanti tedeschi come campo di prigionia provvisorio, divenendo in seguito Polizeihaftlager, campo di detenzione di polizia, per lo smistamento dei prigionieri che dovevano essere deportati in Germania e in Polonia e per la detenzione ed eliminazione di diversi ostaggi, come ebrei, partigiani ed oppositori politici. La struttura venne organizzata in diversi ambienti: al pianterreno vicino all'ingresso si trovava il primo stanzone, "cella della morte", utilizzato per ammassare i prigionieri che dovevano essere uccisi nel giro di poche ore, accanto alle 17 micro-celle nelle quali venivano ristretti per tempi lunghi fino a sei uomini. Queste celle servivano sia per le torture sia per la raccolta di materiale prelevato ai prigionieri. Nel successivo edificio a quattro piani invece venivano rinchiusi gli ebrei e i prigionieri civili e militari pronti per la deportazione nei lager nazisti. La struttura al centro del complesso era adibita a caserma con le camerate per i militari delle SS, le cucine e la mensa. Nel cortile si trovava il forno crematorio, in origine essiccatoio dello stabilimento del riso, che venne utilizzato per la prima volta dai tedeschi nella notte tra il 28 ed il 29 giugno 1945. L'edificio che ospitava il forno crematorio e la ciminiera oggi non esistono più perché vennero distrutti dai tedeschi in fuga il 30 aprile del 1945. Oggi al posto dell'abitazione del comandante del lager, sorge la casa del custode, al posto dell'officina dei mezzi dei nazisti si trova una cappella. Sul luogo in cui si trovava il forno si può vedere una spirale simbolica in metallo. Il fabbricato centrale è stato adattato a museo. In ricordo di questi massacri il 15 aprile del 1965 il complesso della Risiera di San Sabba è stato dichiarato monumento d'interesse nazionale.
Compilato in data: 2005