Fabbricato di Via Italo Svevo 21/1

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Localizzazione
Chiarbola; Trieste
Via Italo Svevo, 21/1; Via Italo Svevo, 21
Comune Censuario: Chiarbola; numero anagrafico: 297
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 05/10/2006
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
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1912

L'elegante edificio in stile neoclassico ubicato in via Italo Svevo 21 (ex Strada Regia) fu destinato dal Comune a scuola elementare in tempi relativamente recenti cioè nel 1975. La costruzione, sorta sul fondo N.Tav. 469 di Passeggio S.Andrea, a fianco dei dormitori dell'ex Ospizio Marino, risale all'inizio del XX secolo. Nella seduta consigliare del 20 marzo 1889 il Comune rendeva nota la decisione di estradare, a favore della "Società degli amici dell'Infanzia", l'importo di 30.000 fiorini lasciati a scopo benefico da Girolamo Grego, stabilendo che "sia ceduta in libera ed assoluta proprietà alla Società degli amici dell'Infanzia per la costruzione del progettato ospizio marino l'area di metri quadrati 2000 o quella eventualmente necessaria del fondo comunale fra la seconda rotonda del passeggio di S. Andrea e la salita di Servola e ciò in via di permuta col fondo di circa 1800 metri quadrati che la suddetta società acquisterà dal convento di S.Cipriano e che verrà abbandonato al Comune ad uso di strada pubblica". Detta Società già nel 1884 aveva istituito nel rione di Chiarbola inferiore il primo Ospizio Marino per fanciulli poveri scrofolosi trasferendosi poi, nel 1893 ed in virtù della salubrità dell'aria, nella più consona sede di Passeggio S. Andrea: la zona ben si prestava infatti alle cure elioterapiche necessarie ai malati. La passeggiata invece risale ai primi anni del XIX secolo allorquando il Comune ne decretò l'attuazione attorno al 1810, essa deve il suo nome ad un'antica chiesetta dedicata a S.Andrea la cui esistenza risalirebbe addirittura al 1115, caduta in rovina attorno al XV secolo fu quindi convertita in osteria dopo essere stata chiusa al culto nel 1784. All'inizio del secolo scorso l'intera struttura venne ceduta all'Unione Austriaca di navigazione (già Compagnia di Navigazione Austro-Americana dei fratelli Cosulich), che nel 1902 la volle convertire in "pensione per emigranti centroeuropei" in attesa di imbarcarsi per l'America. Nel 1912 il fabbricato principale fu sopraelevato di ben tre piani, si approfittò dell'occasione per costruire una nuovo caseggiato destinandolo a refettorio, dando così la possibilità di ospitare più di 1500 persone. Dopo il primo conflitto divenne caserma della Regia Marina Italiana e quindi, passato in gestione all'amministrazione comunale, trasformato in istituto scolastico nei primi anni settanta.

Il fabbricato, di dimensioni medie, è disposto su tre livelli continui fuori terra, di cui uno parzialmente interrato sul lato fronte strada. Il trattamento di facciata risulta omogeneo sui quattro lati, con tendenza ad un tardo eclettismo di inizio secolo XX; la composizione suddivide orizzontalmente la facciata in tre fasce ed anche funzionalmente i tre piani del fabbricato sono dedicati a tre diversi istituti scolastici. Sul fronte strada si apre l'accesso secondario con una scala che serve tutti e tre i livelli del fabbricato. Alla scala principale, si accede dell'ingresso sul lato ovest, e conduce solamente al primo piano. Le strutture portanti sono in calcestruzzo armato con solai in calcestruzzo, travature fuori spessore e copertura piana. Un piccolissimo corpo di fabbrica di pertinenza situato nel giardino sul lato ovest è adibito a deposito e presenta finiture molto più semplici, con strutture verticali in muratura portante e tetto a quattro falde a struttura lignea.

ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Semplici modanature ad intonaco arricchiscono gli elementi architettonici di facciata.

La porzione basamentale di facciata, a livello del piano terra è rivestita in muratura di blocchi sbozzati di pietra arenaria posati in corsi regolari orizzontali; le finestrature di forma rettangolare sono protette, sul lato parzialmente interrato, da inferriate in ferro verniciato. Un ampio marcapiano in intonaco bianco segna il solaio del primo piano. In corrispondenza del primo piano la facciata è trattata in finto bugnato liscio, rifinito ad intonaco. Le finestrature si presentano molto ampie, con serramenti in alluminio verniciato colore verde a quattro specchiature e sopraluce. A livello del davanzale i fori architettonici sono uniti orizzontalmente da una sottile modanatura posta a correre lungo l'intero perimetro del fabbricato. Un secondo marcapiano ad intonaco modanato separa l'ultimo piano dalla porzione sottostante, mettendo in evidenza un ulteriore cambiamento nel trattamento superficiale di facciata, semplicemente ad intonaco, con una piccola modanatura posta ad unire orizzontalmente i fori architettonici all'altezza del davanzale. I serramenti di forma rettangolare allungata si presentano a due ante e quattro specchiature. Il coronamento è costituito da un cornicione modanato di notevole spessore, sovrastato dal parapetto che delimita la copertura piana dell'edificio, anch'esso semplicemente rifinito ad intonaco. Sul lato ovest si apre al secondo piano un'ampia terrazza che si allarga su un aggetto semicircolare, che a sua volta spezza il ritmo della facciata con un elegante bow-window ai piani inferiori. Le finiture interne sono molto semplici, con atrio pavimentato in marmo lucidato, scala in pietra bianca bocciardata, pavimentazione delle aule e dei corridoi in linoleum e superfici murarie semplicemente intonacate in color bianco con abbassamento a smalto colorato.

Compilato in data: 2006

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