Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
I d.C.
A ovest dell'ingresso dell'Arco di Riccardo, verso la fine degli anni novanta, è stata rinvenuta una ricca domus risalente alla metà del I secolo d.C.. Disposta su più livelli, risulta adattata al naturale declivio attraverso un sistema di terrazzamenti. L'ingresso principale doveva trovarsi sul tracciato oggi ripercorso da via dei Capitelli; un'area scoperta, messa in luce in Piazza Barbacan, fungeva da tramite tra la zona residenziale e quella destinata a usi domestici, ubicata verso la via delle Mura. L'area di piazza Barbacan era formata da due vani comunicanti e da un corridoio che immetteva in un ulteriore vano, tutti affrescati e pavimentati con mosaici ?. In via e in piazzetta Trauner, a un livello più basso, sono stati indagati altri due vani, il meglio conservato dei quali presenta un pavimento musivo a tessere bianche e nere con motivo geometrico (quattro tessere bianche o una singola tessera bianca di grandi dimensioni, a intervalli regolari, su sfondo nero), contornato da una cornice a tessere bianche e nere. La zona riservata agli usi domestici, situata verso via delle Mura, è caratterizzata da un vano completo di focolare; al di fuori del muro che lo perimetra verso oriente, è stato individuato uno scarico dal quale è emerso materiale anforaceo e da cucina databile alla fine del III secolo d.C., e pertinente perciò l'ultima fase di utilizzo. Si ritiene che la domus abbia mantenuto sostanzialmente inalterata la disposizione dei suoi vani durante l'arco della sua esistenza, tra I e III secolo d.C.. Solo negli ambienti portati alla luce in piazzetta Trauner è stato possibile riconoscere fasi successive di occupazione: dopo l'abbandono, sul pavimento musivo già in fase di avanzato degrado si depositarono strati distruzione e di argilla, sui quali è stato riconosciuto un nuovo piano di frequentazione, databile al IV-V secolo, attrezzato con un focolare posto su un letto di laterizi; in una buca nel pavimento è stato rinvenuto un tesoretto di monete in bronzo emesse nella metà del IV secolo d.C. (conii di Costante, Costanzo, Gallo, Costanzo II, Valente e Valentiniano). L'abbandono della domus e il suo successivo precario utilizzo appaiono riconducibili all'abbandono della zona urbana occidentale a seguito della costruzione delle mura tarde lungo l'asse di via dei Capitelli, a ovest dell'edificio.
Compilato in data: 2006