Area archeologica di Città Vecchia

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Localizzazione
Città vecchia; Trieste
Piazza Barbacan; Via del Trionfo
Via Riccardo
Via dei Capitelli
Via Aldraga
Androna San Silvestro
Via San Silvestro
Via di Crosada
Via del Pozzo di Crosada
Via Sporcavilla
Androna dell'Olio
Via delle Beccherie Vecchie
Via delle Mura
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
L. n. 1089/1939 di data 07/01/1959, 11/08/1999
DLgs n. 490/1999 di data 27/04/2000
Vincolo archeologico BB AA PP

Nel sec XIV venne costruito un circuito murario, il cui percorso è testimoniato dal toponimo di via delle Mura. Complessi abitativi in Piazzetta Trauner e Piazza Barbacan, la strada romana e le mura urbiche tardoromane in Via dei Capitelli e strutture artigianali del V secolo, sono stati rinvenuti in questa zona di Città Vecchia, che dai primi anni del Novecento è stata progressivamente abbandonata. Nel XVIII secolo l'impianto topografico risulta fortemente condizionato dall'accidentata morfologia del pendio collinare, ma anche dell'assetto stradale antico. La viabilità è in forte pendenza, i percorsi sono ripidi e talvolta gradinati, convergenti verso l'asse stradale di Via Sporcavilla che assieme a Via dei Capitelli costituisce l'elemento ordinatore del tessuto edilizio. Sulla viabilità minore, e sulla risalita del colle (Via delle Mura e Via dei Capitelli), si distribuiscono blocchi edilizi, complessi abitativi a pianta rettangolare che sfruttano tutti gli spazi, saturano tutte le aree disponibili riusando anche quelle dell'età romana e medioevale. Nei secoli XIV e XV in Via delle Mura vennero eretti una serie di muri a secco, disposti su quote differenziate, con terrazzamenti ad uso agricolo. I luoghi erano scarsamente edificati. Tra il V e il VII secolo sembrano esserci pochi e modesti edifici collegati ad attività agricole. Nello specifico dello scavo Crosada si possono cogliere i sintomi del collasso funzionale dell'area nel corso del III e IV secolo: macerie edilizie su strutture di età precedente scaricate intenzionalmente su cui sono state trovate tracce di frequentazioni, connesse alla destinazione funeraria. Sono state trovate quattro sepolture a inumazione. La presenza di tombe è inequivocabile indizio della perdita di centralità. Ancora nell' ambito del III secolo si devono registrare l'abbandono e il rapido deperimento degli ambienti e infine il crollo definitivo dei muri, con la formazione di imponenti cumuli di macerie. Nel I secolo la fase edilizia che conferisce alla zona uno specifico assetto topografico è rappresentata da un sistema di terrazzamento del pendio collinare, sistema costituito da una serie di muri di contenimento formati da terra argillosa alternata a materiali edilizi. Nel corso di questo secolo l'intero complesso manifesta i segni di un generale cedimento strutturale, le cui cause sono dovute probabilmente alla instabilità del piede del versante, da eventi sismici, smantellamenti delle strutture, fessurazione dei muri. Ad ovest dell'ingresso dell'Arco di Riccardo, alla metà del I sec. d.C., una ricca domus i cui ambienti di disponevano sul fianco della collina con altimetrie diverse. L' ingresso si trovava sulla strada romana di Via dei Capitelli, mentre un'area scoperta, in Piazza Barbacan fungeva da tramite fra la zona residenziale e quella destinata ad usi domestici. I vani erano mosaicati. Si sono trovate scarse tracce di una fase più antica negli ambienti mosaicati, ma la disposizione dei vani sembra essersi mantenuta immutata fino al III secolo.

Compilato in data: 2006

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