Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Il sito del castelliere di Cattinara è posto su un'altura in posizione strategica, a cavaliere delle valli di Longera e di Rozzol e dominante la pianura del Rosandra, nella zona marnoso-arenacea dove questa viene a contatto con il ciglione carsico. La fase più antica dell'abitato, tra i primi esplorati da Carlo de Marchesetti, risale al Bronzo finale, come testimoniato dalla notevole varietà di forme di ceramica databile a quel periodo recuperata all'interno del sito. Il castelliere era dotato di una cinta muraria, di cui si sono rinvenute testimonianze sul versante nord del colle, successivamente demolita per ampliare la superficie abitativa. Nel 1977, intervenendo durante l'edificazione di un bacino idrico, la Soprintendenza ha portato alla luce un ambiente rettangolare di 4,40x2,20 metri, rozzamente pavimentato con scaglie di calcare, le cui rovine, riferibili in prevalenza al crollo del muro settentrionale, si presentavano così cospicue da far pensare a un'abitazione addossata al muro di cinta del villaggio, secondo una tipologia già nota da esempi tardi dei castellieri veneti. Nei successivi scavi degli anni 1982-83 sono stati rinvenuti piani abitativi anche all'interno del perimetro della cinta. Dagli oggetti recuperati emerge che l'insediamento si espanse al di fuori della cinta muraria in una fase avanzata della prima Età del Ferro. La frequentazione non presenta soluzione di continuità fino all'abbandono, datato al I secolo d. C.. I materiali recuperati sono altresì un utile indicatore dell'economia del villaggio: dagli attrezzi agricoli in corno di cervo, databili alle fasi più antiche del sito, e da un falcetto, risalente al I secolo a.C., si evince che l'agricoltura fu praticata dal sorgere dell'abitato sino alla fine; i molti resti di animali (soprattutto caprovini) dimostrano peraltro che le principali attività furono la pastorizia e l'allevamento. Una forma di fusione per coltello, attribuibile alla prima Età del Ferro, attesta anche la pratica della metallurgia. La collina ha subito profonde modifiche nell'ultimo dopoguerra, a causa dello scoppio di una polveriera, dell'apertura di una cava, della citata realizzazione di un bacino idrico e, da ultimo, della costruzione della Grande viabilità triestina.
Compilato in data: 2006