Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
I a.C.
La zona di via del Seminario è stata indagata archeologicamente a seguito dei lavori relativi al "PEEP Teatro romano" e delle notevoli scoperte avvenute, nelle aree contermini, tra il 1980 e il 1985. Nello spazio immediatamente sottostante all'edificio settecentesco già sede di un collegio per nobili tenuto dai Gesuiti, nel corso dei saggi condotti tra il 1986 e il 1989 è stato rinvenuto un tratto della cinta muraria eretta o ricomposta da Ottaviano nel 33 a. C.. Il manufatto presenta un andamento parallelo a Via Rota e risulta costruito, in aderenza al fianco della collina appositamente tagliata, con la tecnica del muro "a sacco": due paramenti di conci di arenaria contengono un ammasso di pietre e pochi laterizi legati con malta. L'uso massiccio di materiale legante riscontrato nel settore occidentale è stato correlato con la maggiore stabilità strutturale imposta dalla presenza di una porta urbica, che si doveva aprire a cavaliere dell'attuale via del Seminario. Fa parte di questo impianto murario anche un collettore idrico che, attraversando le mura, scaricava le acque urbane in un fosso destinato a separare le mura stesse dalla strada di accesso. Dopo la Pax augusta le mura perdono la loro funzione originaria. Il tratto messo in luce assume quella di sostegno di terrazzamenti; il canale di drenaggio viene ostruito alla fine del I secolo d. C.. Nel II secolo al paramento interno vengono addossati alcuni ambienti con funzioni produttive.A questi è riferibile una vasca pavimentata in opus spicatum, provvista di robuste sottofondazioni e cordoli in cocciopesto, il cui uso, peraltro non risulta tuttora perspicuo.
Compilato in data: 2006