Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1934
Alla fine del XIX secolo l'aumento della popolazione studentesca, nel già affollato quartiere di Roiano, impose al Comune di Trieste l'impellente necessità di aumentare le strutture scolastiche attraverso la costruzione di un apposito edificio sulle realità N.Tav. 40 e 550 di Gretta cedute al Comune dagli eredi Buchler. Nel 1905 l'istituto di via dei Giacinti, dalle spiccate linee ottocentesche, risalente alla fine del XIX secolo e già adibito a scuola elementare, venne ampliato di un piano. Nel 1934 la costruzione originaria venne quindi affiancata da una nuova struttura di ben quattro piani in stile "900", come allora si era soliti definirla, sicuramente più moderna e razionale ancorché meno affascinane. Al primo piano fu collocata la scuola di avviamento al lavoro mentre al piano superiore la scuola elementare con a disposizione otto aule. L'ingresso dell'edificio venne successivamente spostato in via dei Giacinti per motivi di praticità: risultava meno esposto alle forti raffiche di Bora. Intitolato a G.Brunner, l'istituto, da corso biennale di avviamento professionale a carattere generico, si trasformò in scuola industriale ben adeguandosi ai profondi cambiamenti sociali che videro il rione abbandonare via via la sua iniziale vocazione agricola.
Il fabbricato, posto ai margini del rione di Roiano, dalle linee architettoniche chiaramente risalenti al ventennio fascista, delinea con la sua pianta ad "L" i fronti stradali sulla Via delle Ginestre e sulla Via Montorsino. Su via dei Giacinti corre il muro di recinzione del cortile di pertinenza del complesso scolastico. L'edificio presenta quattro piani fuori terra, più un piano seminterrato; nel cortile di pertinenza un corpo edilizio monopiano assolve alle funzioni di palestra, collegata a mezzo di un apposito passaggio coperto al fabbricato principale. La pianta presenta due vani scala, posti agli estremi del braccio lungo della "L" e collegati da un lungo corridoio affacciato sulla Via Montorsino. Le strutture portanti verticali e orizzontali sono in calcestruzzo armato, la copertura è piana. Le scale sono di tipo misto; a tre rampe quella principale, con rampe laterali appoggiate su travi inclinate in calcestruzzo armato e rampa centrale appoggiata su putrelle metalliche; quella secondaria semplicemente del tipo appoggiato su putrelle metalliche.
ISCRIZIONE (esterno) In corrispondenza dell'ingresso principale sulla Via delle Ginestre, un'iscrizione in caratteri metallici riporta la seguente dicitura: "SCUOLA GUIDO BRUNNER". TARGA (esterno) Una targa bronzea con un tondo decorativo è affissa sul lato destro dell'ingresso principale e riporta la seguente dicitura: "DURANTE L'OCCUPAZIONE TEDESCA (1943-1945) QUESTA SCUOLA FU TRASFORMATA IN PRIGIONE. QUI CENTINATA DI PATRIOTI STAVANO IN ATTESA DI ESSERE DEPORTATI NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI. L'A.D.P.P.I.A. POSE IL 26 GENNAIO 2003". BUSTO (interno) Nell'atrio di ingresso, su una mensola in pietra di Aurisina si erge un busto in pietra scura raffigurante il volto di Guido Brunner. BUSTO (interno) Nell'atrio dell' ingresso secondario, su una mensola in pietra bianca bocciardata, si erge il busto raffigurante il volto di Fran Erjavec. LAPIDE (interno) Nell'atrio di ingresso secondaria, una lapide in pietra di Aurisina riporta la seguente dicitura in lingua slovena: "V CASU KI NAJ SE NE POVRNE. V CASU. KI JE ZAPISAN V NAS S PREPOVEDMI. POZIGI. KRVJO. SO SE NASILJU Z NASILJEM UPRLI STIRJE JUNAKI KI SO VERJELI V SVOBODO IN PRAVICNEJSI SVET. FERDO BIDOVEC. FRANJO MARUSIC. ZVONIMIR MILOS. ALOJZ VALENCIC. USTRELJENI V BAZOVICI OB ZORI 6. SEPTEMBRA 1930. NJIHOVA KRI JE KLILA V SEMENJU ZA ZMAGOVITI OSVOBODILNI BOJ SLOVENSKEGA NARODA. TEBE NJIHOVA ZRTEV ZAVEZUJE. DA ZIVIS PROST IN PONOSNO IN DA NIKDAR NE ZAMRE SPOMIN NA CAS. KI NAJ SE NE POVRNE. POSTAVILI UCITELJI IN STARSI 3. DECEMBRA 1978". A fianco della lapide sono affissi quattro piatti decorativi in bronzo sbalzato.
Sul fronte principale, posto lungo la Via delle Ginestre, un basamento rivestito in lastre di pietra di Aurisina raggiunge l'altezza del davanzale delle finestre del primo piano; dopo un breve voltatesta sulla Via Montorsino, il basamento in pietra si limita a raggiungere l'altezza dei davanzali delle finestre del piano terreno. L'ingresso, sottolineato da un lieve sporto del basamento, si raggiunge a mezzo di una breve scalinata, che prosegue anche internamente nell'atrio, per raggiungere il livello rialzato del piano terreno. Un ingresso secondario, posto sulla Via Montorsino in corrispondenza della cesura con l'edificio scolastico adiacente, è sottolineato da un breve arretramento di facciata e da un piccolo porticato rifinito in pietra artificiale. Sul lato cortile, il basamento in pietra artificiale riveste solo la porzione di facciata in corrispondenza del piano seminterrato; sopra al basamento, le restanti parti di facciata sono semplicemente intonacate in color porpora. Un parapetto in calcestruzzo armato a vista completa in sommità il coronamento dell'edificio, sottolineato da una linda poco sporgente a livello del solaio di copertura. I ritmi di facciata sono dettati in maniera regolare da finestrature lignee rettangolari, montate nello spessore della muratura perimetrale, a due ante asimmetriche, con sopraluce apribile a vasistas e avvolgibile esterno. I fori architettonici, di dimensioni costanti, sono raccolti in gruppi di tre o quattro elementi a mezzo di una cornice rifinita ad intonaco. Il piano di copertura è impermeabilizzato a mezzo teli in cartone catramato saldati a caldo con adeguata sovrapposizione. Pluviali in lamiera scendono lungo la facciata accentuando i ritmi dettati dalle cornici. Una finestra a nastro verticale segna la testata del vano scala sul lato del cortile interno. Il corpo destinato a palestra, rivestito in intonaco color porpora, presenta un abbassamento in pietra artificiale a protezione della parte bassa della facciata; ampie finestrature archivoltate si ripetono a breve distanza sul lato lungo dell'edificio, descrivendone l'intera lunghezza. I serramenti sono in alluminio a due ante con doppio sopraluce rettangolare e semicircolare. Uno sporto di linda piuttosto pronunciato chiude la facciata. All'interno gli spazi comuni ed i corridoi risultano pavimentati in battuto di graniglia e cemento, suddiviso geometricamente in riquadri rettangolari di grandi dimensioni. Gli intonaci, tinteggiati in color bianco, sono protetti nella parte bassa da un rivestimento in smalto murale color crema, chiuso da una fascia decorativa colore verde. Le aule sono pavimentate in parquet ligneo disposto a spina di pesce. Le scale, con gradini in pietra di Aurisina con fascia gommata antiscivolo, presentano un parapetto metallico verniciato color arancio, con corrimano in legno verniciato naturale. Le porte cieche interne sono in legno verniciato color crema.
Compilato in data: 2006