Fabbricato di Prosecco 177

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Altra denominazione
Scuola elementare statale con lingua d'insegnamento slovena August Cernigoj
Localizzazione
Prosecco; Trieste
Prosecco, 177
Comune Censuario: Prosecco; numero anagrafico: 177
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1854

L'edificio sito in località Prosecco 177 risale alla metà del XIX secolo allorquando si rese necessario fornire di adeguate strutture scolastiche anche quei rioni rurali limitrofi la città. Il progetto, non realizzato, per costruire una nuova scuola a Prosecco per 150 fanciulli risale in realtà al 1841 allorquando se ne approvò l'erezione sopra il fondo di Francesco Callin. Cinque anni più tardi un ulteriore progetto prevedeva l'adattamento della casa privata di proprietà Reghend per una scuola popolare a due piani con orto agrario e cortile. Fu solo nel 1854 che venne infine approvata l'erezione di una nuova struttura scolastica a due piani destinata a servire le ville di Prosecco e Contovello: al primo piano trovarono ubicazione gli alloggi per il maestro ed il sacerdote, al pianoterra tre aule: una destinata alla scuola d'industria per le fanciulle, due per i fanciulli. Nel 1899 furono apportate delle migliorie dal punto di vista igienico-sanitario. La costruzione fu innalzata di un ulteriore livello nell'estate del 1934 per poter venire incontro alla sempre crescente domanda di allievi. Fu questa l'occasione per introdurre nella scuola importanti cambiamenti come l'impianto luce, il riscaldamento, nuove strutture igieniche e la fognatura. I danni causati dai bombardamenti del 1944 richiesero un pronto restauro nell'immediato dopoguerra.

Situato nella località di Prosecco, in prossimità del centro del borgo, l'immobile è posto all'interno di un lotto di pertinenza con parcheggio. L'edificio a pianta quadrangolare si sviluppa su tre livelli fuori terra più una soffitta non abitabile. La regolarità della forma del fabbricato è interrotta da un piccolo corpo di altezza pari a un livello fuori terra, aggiunto sul lato nord-ovest. La distribuzione interna, simmetrica rispetto al vano scala posto in posizione centrale e servente il corridoio assiale di distribuzione alle aule, è riflessa nel disegno delle facciate; i due lati corti risultano completamente ciechi, mentre i due fronti più lunghi, trattati in maniera omologa, sono scanditi da un ritmo regolare di finestrature. Le strutture verticali sono costituite da murature in pietra portante di arenaria. I solai sono in legno. Il tetto a padiglione è a doppia orditura, composta da puntoni lignei appoggiati sul muro di spina e supportati da rompitratta in prossimità degli angoli; gli arcarecci trasversali sostengono le tavelle in cotto. I collegamenti verticali sono costituiti da una scala in pietra del tipo appoggiato su profili metallici.

STEMMA (esterno): in pietra calcarea scolpita. Collocato sulla cornice dell'architrave del portone, raffigurante un'alabarda. BUSTO (interno): in pietra grigia scolpita. Sistemato nell'atrio d'ingresso, il busto raffigura il ritratto di August CERNIGOJ (1898- 1985).

L'area di pertinenza all'edificio è delimitata da un muro in blocchi di pietra arenaria sbozzata; un portoncino in ferro battuto verniciato di colore verde ed un ingresso carrabile con infisso in ferro saldato, consentono l'accesso. Il basamento dell'edificio è realizzato con lastre in pietra arenaria, rivestite a loro volta da un intonaco grezzo. Le restanti parti della facciata sono rifinite in intonaco liscio color salmone. All'altezza del solaio del primo piano, un marcapiano modanato ad intonaco segna la fascia basamentale. Una sottile fascia in pietra bianca bulinata unisce i davanzali delle finestre al secondo piano. Una semplice fascia in pietra bianca chiude il paramento esterno verticale, prima del coronamento modanato ad intonaco, che raccorda la facciata alla banchina in pietra. I prospetti presentano finestrature rettangolari con cornici in pietra calcarea bulinata. L'architrave dei fori architettonici al piano terra e primo è protetto da un gocciolatoio in lamiera posato in malta. L'infisso delle finestre è in alluminio verniciato, montato in luce, a due ante con sei specchiature vetrate; solo le finestre dell'ultimo piano sono dotate di sopraluce a due specchiature. Il portale d'ingresso è definito da una cornice in pietra calcarea, protetto da una pensilina lapidea di stessa fattura. Sull'architrave della cornice è inserita una lastra lapidea raffigurante un'alabarda scolpita. L'infisso del portale è in legno massiccio a due battenti, con strette specchiature in vetro e inferriata metallica. La pavimentazione dell'atrio d'ingresso e dei corridoi si presenta in marmette risalenti alla prima metà del secolo XX. I pavimenti delle aule sono in parquet posato a spina di pesce. La scala è composta da gradini massicci in pietra calcarea con ringhiera metallica e corrimano in legno verniciato naturale. I controsoffitti sono in arelle di legno intonacate. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi uso Trieste. Le grondaie sono in lamiera, i pluviali in PVC.

Compilato in data: 2006

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