Fabbricato di Via della Valle 3, Palestra Cobolli

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Altra denominazione
Palestra Comunale Nicolò Cobolli
Localizzazione
Trieste
Via della Valle, 3
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 301
Uso attuale
Sportivo - palestra
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 26/03/2009
Vincoli

1880

Da Via Madonna del Mare, procedendo in direzione del colle, si incontra una stretta stradina che conduce al centro di una piazzetta particolare chiamata Piazza della Valle, così denominata perché "le contrade attigue calano in essa come in una valle". Conduce al centro della piazzetta Via della Valle, nota ai più per la sua famosa palestra. Nel 1846 venne eretta sul fondo comunale una tettoia, di circa 250 metri quadrati, ad uso palestra di ginnastica per le scuole cittadine. Nel 1865 l'originaria struttura venne ampliata per far fronte alle continue richieste tanto che alla fine del XIX secolo si pensò di demolirla per erigervi un più consono edificio. I piani per la costruzione della nuova struttura risalgono al 1880 anche se, di fatto, la vecchia palestra fu demolita solo nel 1885. Inaugurata nel 1880, su progetto dell'ing. De Rio, il fabbricato si estendeva su una superficie di 500 metri quadrati per 10 di altezza. La sala, illuminata da 15 bracciali a tre fiamme a gas, sostituiti nel 1911 con quelli elettrici, era dotata di galleria. Il 20 aprile 1877 veniva consegnata al Comune la documentazione relativa alla descrizione della palestra: "Ingresso prospiciente la via della Valle ed un'uscita corrispondente sul fondo annesso alla palestra. Atrio spazioso. Stanza ad uso di cancelleria per la Direzione. Detta per ritrovo dei maestri. Salvaroba per ripostiglio di attrezzi. Due cessi ed urinatorio. Una piccola abitazione per il custode, composta di cucina stanza e cesso. Sala per gli esercizi ginnici, lunga 40 metri, larga 16 con altezza proporzionata, galleria tutta all'ingiro della sala ginnastica, accessibile soltanto dall'atrio. La cancelleria per la direzione, la stanza di riunione per maestri e lo spogliatoio, dovranno collocarsi possibilmente lungo un lato trasversale della palestra ed in prossimità dell'ingresso. Norme di dettaglio: il tetto dovrà essere costruito in legno e ferro e dovrà essere meno acuminato possibile. I balconi dovranno essere alquanto ampi e alcuni dei medesimi muniti di ventilatori, i vani tra un balcone e l'altro siano tenuti il più stretti che sia possibile e le spallette sotto i balconi stessi non dovranno oltrepassare 2 metri d'altezza dal suolo. Il suolo della sala deve essere coperto di tavolato, possibilmente di legno di rovere. Usci ampi e a due battenti. Si provveda all'introduzione dell'acqua di Aurisina e all'illuminazione a gas".

Il fabbricato, collocato ai margini del centro storico medievale triestino, costituisce uno degli impianti sportivi più antichi della città. Il corpo di fabbrica disposto ad "elle" con il suo prospetto principale esposto ad est completa il fronte lungo la Via della Valle. I restanti prospetti si affacciano sulla corte interna. La collocazione in pendenza sul colle di San Giusto contribuisce a formare prospetti di altezza variabile sui diversi fronti. Il fabbricato si compone complessivamente di tre livelli, di cui uno parzialmente interrato. La distribuzione si organizza a partire da una asse centrale di ingresso; a destra si sviluppa il corpo della palestra principale, mentre a sinistra si colloca il vano scala con i locali adibiti a palestra fitness. Il prospetto principale è basato su una composizione simmetrica in stile eclettico, mentre i prospetti sul lato corte sono completamente privi di elementi architettonici di decorazione. Le strutture verticali sono composte da murature portanti in pietra arenaria a corsi irregolari suborizzontali. Lungo il perimetro dell'aula adibita a palestra contrafforti verticali contribuiscono al contenimento delle spinte laterali della muratura perimetrale. Le strutture orizzontali e la copertura a falde presentano struttura lignea; in particolare in corrispondenza dell'aula che ospita la palestra sono lasciate a vista le capriate a struttura mista in legno e acciaio, l'orditura secondaria lignea ed il tavolato posato in diagonale; in corrispondenza delle sale fitness sono mantenute a vista le capriate lignee di tipo tradizionale. In corrispondenza dell'atrio di ingresso una copertura a volta ad ombrello copre uno spazio di distribuzione a pianta centrale. La scala di accesso al primo piano è del tipo in pietra a tre rampe appoggiate su putrelle metalliche.

LAPIDE (esterno) Sul fronte principale in corrispondenza della parasta a destra del portale di accesso, una lapide in pietra bianca con lo stemma comunale ricorda l'intitolazione della palestra, riportando la seguente dicitura: "PALESTRA COMUNALE NICOLO' COBOLLI". ISCRIZIONE (interno) Sul pavimento dell'atrio di ingresso la dicitura "IN VI SALUS" ricorda il valore dell'attività sportiva per una vita sana.

Il prospetto principale è suddiviso orizzontalmente in due parti; una fascia basamentale in bugnato di intonaco grezzo color grigio in corrispondenza del piano seminterrato e una fascia superiore trattata ad intonaco liscio color rosa in corrispondenza del piano terra e primo. Un ampio portale in legno massello decorato verniciato grigio con sopraluce semicircolare vetrato segna l'asse di simmetria della facciata ed è affiancato da due paraste con capitello corinzio. I fori architettonici laterali, sono decorati da specchiature sottofinestra in intonaco color beige e edicole con capitelli corinzi ed arco a tutto sesto. La linea dei davanzali e quella dell'imposta delle volte di cornice delle finestre sono segnate da modanature continue lungo l'intera facciata. Il ritmo dei fori è accentuato da piccoli occhi circolari posti poco sopra le aperture del piano terra rialzato. I serramenti in legno verniciato color antracite ripropongono inalterati i materiali e le tipologie originali. Inferriate decorative in ferro battuto proteggono le finestrature a doppia anta a tre specchiature cono sopraluce semicircolare. Il coronamento a sporgere è segnato da due fasce continue modanate trattate in intonaco color beige a spiccare sullo sfondo rosa dell'intonaco di facciata. I pluviali in lamiera verniciata color testa di moro scendono esternamente sino a metà facciata, quindi si inseriscono nella muratura. La copertura a doppia falda presenta un manto in coppi curvi rossi uso Trieste. Le facciate postiche estremamente semplici, mostrano fori architettonici privi di ogni ornamento e una superficie trattata ad intonaco liscio color porpora dal piede alla gronda. Serramenti di tipologia simile a quella del fronte principale sono posti in corrispondenza dell'appartamento del custode con l'aggiunta di avvolgibili in color verde. In corrispondenza dell'aula della palestra ampie finestrature archivoltate a quattro ante a cinque specchiature con sopraluce semicircolare danno luce all'interno e segnano il ritmo di facciata in alternanza ai contrafforti strutturali che segnano verticalmente il prospetto lungo; un breve ponte metallico esterno mette in comunicazione il ballatoio al primo piano della palestra principale con il giardino sul lato sud. Nel cortile interno trova posto una vera da pozzo in pietra intonacata esternamente. Internamente l'atrio e la scala di accesso al piano terra rialzato sono pavimentati con i masselli originali in pietra di Aurisina. I corridoi di distribuzione presentano una pavimentazione in battuto di graniglia e cemento; le superfici verticali sono semplicemente intonacate in color bianco. L'atrio al piano terra presenta uno spazio distributivo a pianta centrale coperto da una volta ad ombrello. La grande aula della palestra, pavimentata in parquet ligneo mantiene a vista le strutture di copertura e il tavolato. A metà altezza sui quattro lati dello spazio a forma rettangolare corre un ballatoio ligneo verniciato naturale a sbalzo con mensole a voluta e intradosso rifinito a cassettoni. La trave di bordo del ballatoio presenta decorazioni a grottesche. Il parapetto in legno ad aste verticali segue nella composizione dei sostegni principali il ritmo delle mensole sottostanti, in corrispondenza delle quali tiranti metallici ancorati alle capriate di copertura contribuiscono al sostegno dell'impalcato. Le ampie finestrature archivoltate si aprono a ritmo regolare lungo tutto il perimetro del ballatoio ad esclusione del lato est, in aderenza con il corpo di fabbrica rivolto sulla Via della Valle, dove tre nicchie sulla parete di fondo contribuiscono a mantenere il ritmo delle forature. La scala di accesso al primo piano, con gradini in massello di pietra di Aurisina bocciardata, presenta un parapetto decorato in ferro battuto con corrimano ligneo verniciato naturale. Al primo piano l'intradosso di copertura risulta intonacato su arelle lignee. I rivestimenti dei servizi e delle palestre secondarie sono misti in pvc, gres o piastrelle di ceramica secondo la necessità funzionali e non corrispondono più alle finiture originali.

Compilato in data: 2007

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